Nuova risalita dei contagi, i focolai di variante Delta Regione per Regione


ROMA - Torna a risalire in Italia in maniera lineare la curva dei contagi. Sono cinque le province sotto osservazione per la presenza di cluster di variante Delta. Preoccupa intanto la situazione in nove Paesi europei: si tratta di Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Spagna.

Sorvegliate speciali sono cinque province italiane che negli ultimi giorni "mostrano un trend di crescita lineare dell'incidenza, con consistenti valori medi del tasso di aumento settimanale", ha spiegato il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac), riferendosi alle province di Napoli, Lodi, Verona, Caltanissetta e Ascoli Piceno.

Delicata la situazione in Piemonte. L’1 luglio la variante Delta è stata rintracciata anche in provincia di Vercelli. A dirlo è Fulvia Milano, direttore sanitario dell'Asl locale. Non è stato comunicato quante persone contagiate con variante Delta sono state trovate, né l'area geografica di appartenenza.

La temuta variante è presente anche in Liguria. Dai dati finora diffusi dall'ospedale San Martino di Genova, hub regionale per il sequenziamento delle varianti, sono cinque i casi Delta: tre nella provincia di Savona e due in quella della Spezia.

Anche in Lombardia la variante sarebbe presente nel Lodigiano. "Visto il suo grado di contagiosità, è prevedibile che, a breve, tra due e quattro settimane, la variante Delta possa diventare quella prevalente in Lombardia", ha detto il 6 luglio la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.

In Veneto si sono registrati pochi focolai, diffusi soprattutto nel Trevigiano.

Nel Lazio in un mese c’è stato "un incremento di 10 volte della proporzione di variante Delta sul territorio regionale passando dal 3,4% della survey del 18 maggio al 34,9% di quella di oggi", ha detto il 2 luglio l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato.

In Puglia la situazione non preoccupa, ma risultano 51 casi accertati finora di contagi provocati dalla variante; tre i focolai individuati a Brindisi, l'area pugliese più colpita, e già circoscritti. Dall'analisi svolta dai laboratori Covid del Policlinico di Bari e dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata emerge che all’1 luglio la variante Delta è presente in Puglia nel 16,2% dei casi positivi individuati.

In Campania la variante è presente a Napoli tra i cittadini risultati positivi al Covid. A dimostrarlo, secondo un comunicato dell'Asl Napoli 1, è uno studio molecolare eseguito sull'RNA virale estratto dal materiale biologico di soggetti positivi al Sars-Cov-2, che ha permesso di individuare su 11 dei 35 tamponi molecolari risultati positivi nei giorni 22 e 23 giugno (di persone residenti a Napoli) la variante Delta.

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