L'Onu, il mondo in una nuova zona di pericolo

PARIGI - Il mondo e' "in una nuova zona di pericolo" ora che le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera hanno raggiunto il livello record di 400 parti per milione (ppm): è la denuncia di Christiana Figueres, responsabile dell'Onu per gli accordi internazionali in materia di emissioni (Unfcc), dopo la diffusione venerdi' scorso dei nuovi dati della National Oceanic and Atmospheric Administration. "E' stata superata una soglia storica e siamo entrati in una nuova zona di pericolo", si legge in una nota della costaricana, segretario esecutivo dell'Unfcc, "il mondo si deve svegliare e prendere nota di cio' che questo significa per la sicurezza umana, per il benessere umano e per lo sviluppo economico". "Di fronte a un pericolo chiaro e attuale, abbiamo una bisogno di una politica che sappia essere all'altezza della sfida".

Secondo gli esperti il livello di 400 ppm non veniva raggiunto da piu' di 3 milioni di anni, quando l'homo sapiens ancora non esisteva, le temperature medie erano piu' alte di diversi gradi e i livelli dei mari erano piu' alti di 20-40 metri. Con questo ritmo di aumento delle emissioni, si stima che il livello di 1.000 ppm verrebbe raggiunto nel giro di un secolo.

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