Scontri a Bologna tra manifestanti antifascisti e forze dell’ordine: tensioni in città per il corteo di CasaPound

BOLOGNA - A Bologna si sono verificati scontri tra manifestanti antifascisti e polizia in tenuta antisommossa, durante il corteo organizzato per protestare contro la manifestazione di CasaPound e altre organizzazioni di estrema destra, riunite in Piazza XX Settembre. Gli scontri sono avvenuti sulla scalinata del Pincio, nei pressi di via Indipendenza, dove un gruppo di manifestanti si è mosso rapidamente da via Irnerio, cercando di raggiungere la zona occupata dai partecipanti al raduno di CasaPound. La polizia, schierata per contenere i due gruppi, ha fronteggiato i manifestanti coperti, intervenendo con fumogeni e cordoni di sicurezza. Si sono registrati lievi feriti tra i partecipanti del corteo antifascista.

I due gruppi, separati fisicamente dai cantieri e dai cordoni di polizia in via Indipendenza, si sono fronteggiati a distanza: da un lato i collettivi antifascisti, schierati sulle scalinate del Pincio, dall’altro il gruppo di CasaPound, con bandiere tricolori in via Boldrini. La tensione è salita quando alcuni manifestanti del corteo antifascista hanno cercato di forzare il blocco di polizia per avvicinarsi agli avversari, ma dopo un breve scontro, la situazione è tornata calma e il corteo si è diretto verso piazza VIII Agosto.

Le dichiarazioni degli esponenti politici e le critiche alla decisione di autorizzare il corteo di CasaPound

Al corteo antifascista ha partecipato anche il consigliere comunale di Coalizione Civica, Detjon Begaj, che ha criticato duramente la decisione di autorizzare la manifestazione di CasaPound: “Questo è il risultato del dare la piazza ai fascisti,” ha commentato. Anche la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, è passata tra i manifestanti, esprimendo solidarietà.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, intervenuta in mattinata durante un presidio antifascista in piazza Nettuno, aveva criticato la decisione di concedere una piazza così vicina alla stazione centrale per la manifestazione di estrema destra. “Da bolognese, non credo sia stata una scelta giusta. È una ferita aperta per Bologna e per tutto il Paese, legata alla strage della stazione per cui i familiari delle vittime hanno lottato per quarant’anni. È stato un errore”, ha ribadito Schlein.

Situazione in città

Per garantire la sicurezza durante le manifestazioni, la polizia ha chiuso il ponte vicino alla stazione e un elicottero ha sorvolato la zona per monitorare la situazione. La protesta antifascista ha segnato un momento di forte tensione in città, esprimendo la contrarietà dei collettivi alla presenza di CasaPound e dei gruppi di estrema destra in una “città rossa” come Bologna, come hanno più volte dichiarato gli organizzatori al microfono.

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