Donna sequestrata e maltrattata per sei mesi dal compagno, arrestato a Eboli


EBOLI (SA)
- Una donna venezuelana di 31 anni ha vissuto un incubo per oltre sei mesi, segregata e maltrattata dal suo compagno, un pregiudicato di Eboli, in provincia di Salerno.

La loro relazione era iniziata ad agosto dell'anno scorso, ma ben presto l'uomo aveva mostrato il suo lato oscuro: botte, maltrattamenti e il divieto di uscire di casa per non vedere nessuno. Una vera e propria prigionia, con lucchetti e catenacci alle porte e alle finestre dell'abitazione.

La donna ha dovuto attendere l'occasione giusta per fuggire. Qualche giorno fa, approfittando di un momento di distrazione del compagno che stava facendo la doccia, è riuscita ad aprire la porta e a scappare in strada. Scoppiata in lacrime, ha chiesto aiuto ai passanti che hanno visto i segni evidenti dei maltrattamenti sul suo volto.

L'uomo, accortosi della fuga, è uscito di casa a torso nudo e ha cercato di costringerla a rientrare con minacce e aggressioni. I passanti, però, hanno chiamato le forze dell'ordine.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Eboli, che hanno arrestato l'uomo. Insieme a loro sono arrivati anche gli agenti della Polizia municipale.

Dalle indagini è emerso che l'uomo approfittava della situazione di debolezza della donna: straniera, senza lavoro e di fatto emarginata, non aveva mai avuto modo di chiedere aiuto a nessuno. La forza della disperazione l'ha spinta a cercare il momento giusto per fuggire.

L'uomo è stato arrestato con l'accusa di riduzione in schiavitù, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali. È stato condotto nel carcere salernitano di Fuorni, mentre la donna, dopo l'attivazione del codice rosso, è stata accolta in una casa famiglia.

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