FRANCESCO GRECO - Ma siamo finiti in una bolla di
fondamentalismo e di fanatismo? Dove
sta l’Europa dei Lumi? Dei valori fondanti
della civiltà occidentale ereditati dalla
Polis? E dove sono opinionisti,
editorialisti, corsivisti, intellettuali alla
moda, quelli che passano la vita negli
studi tv a frullare banalità da bar sport?
Smarriti anche gli inclusivi a tempo
pieno, sempre pronti a sit-in e fiaccolate
per tutto: anche per una ragazza che a
Teheran o a Riad indossa il velo. E dov’è
finito lo spirito olimpico, fatto di dialogo,
fratellanza, coesistenza?
Ricordate quei due comici russi, Vovan
e Lexus che, novembre 2023,
coglionarono la Meloni facendo dire dalla
sua bocca quel che pensa davvero della
guerra in Ucraina e non le veline che passano dal
Pentagono e dalle ovattate stanze di
Bruxelles (dove peraltro i trattori sono
sempre là benché oscurati dal
mainstream)?
En passant: dal 31 marzo il governo di
Kiev è illegittimo: elezioni manco a
parlarne, ma ciò non disturba l’etica
grossolana e ipocrita del suddetto
mainstream.
Beh, si sono rifatti vivi con il presidente
del CIO (Comitato Internazionale
Olimpico, tale Thomas Bach, tetesco di
Cermania).
Voce dal sen sfuggita, ha sostenuto
che gli atleti russi e bielorussi saranno
monitorati da qui alle Olimpiadi (Parigi,
26 luglio – 11 agosto) e, se non diranno
di detestare la loro patria e anzi faranno
professione di fede putiniana, col cavolo
che li faranno sbarcare in Francia.
Sulla stessa frequenza d’onda la
sindaca della capitale, Anne Hidalgo, che
ha avallato tali tesi volgari e deliranti (“Gli
atleti russi e bielorussi non sono i
benvenuti”).
Ufficialmente il CIO,
democraticamente, chiede agli atleti di
queste due Nazioni sovrane di andare
sotto una bandiera “neutrale”
, come se
ne esistessero, di non portare il rispettivo
inno nazionale ed eventualmente non
salire sul podio in caso di medaglia,
magari ritirarla clandestinamente, in uno
scantinato, senza farne menzione su
media e almanacchi.
I Russi andavano bene quando si
immolavano (27 milioni) per ricacciare i
nazisti fino a Berlino e avrebbero potuto
arrivare in Portogallo. Ora che di nuovo
corsi e ricorsi sono assediati e difendono
la loro terra circondata dai democratici
ordigni nucleari della Nato non più?
Dalla Russia ha risposto Evgenia
Chikunova, leader della squadra di
nuoto, campionessa (suo il record
mondiale 200 rana) che in parole povere
ma chiare, nello stile dei Russi, ha
mandato a quel paese il CIO xenofobo e
russofobico: “Non mi ritengo un’atleta
neutrale”.
Meritandosi la standing ovation del
pianeta, cioè di 7 miliardi di persone, le
stesse che stanno cercando nuovi
orizzonti e che pensano che la centralitÃ
coloniale USA è tramontata. L’Occidente
è un continente in disarmo, putrefazione,
in crisi nei suoi valori storici e gli USA lo
stanno trascinando nel baratro. I popoli
sono stanchi di essere usati in modo
bestiale per fare profitti sulla loro pelle. I
7 miliardi che stanno riscrivendo i loro
equilibri geopolitici. E che non sanno
come sarà domani, ma hanno una
certezza: il mondo di ieri si sta
dissolvendo. Grazie a Dio!
Sarebbe perciò cosa buona e giusta se
i Greci che inventarono le Olimpiadi (776
a.C.) battessero un colpo, ricordandosi di
essere stati trattati anni fa come parvenu
e depredati di tutto. Ribadendo la loro
sacralità (i Giochi rendevano onore agli
dei, mica a Hidalgo, Biden e la Ursula), il
fatto che si interrompevano le guerre e
non si scacciavano gli atleti dei paesi
belligeranti.
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