Cinema, in uscita il cortometraggio 'Bei Tempi': intervista al regista e produttore Federico Mantova


Parliamo ora di cinema e di cortometraggi. È in uscita, in questi giorni, "Bei Tempi", un cortometraggio del quale sentiremo presto parlare che vede come protagonista femminile la nota attrice pugliese, Nadia Carbone.
Abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con il regista e produttore Federico Mantova, il quale sarà presto in Puglia.

D. Chi è Artas Film?

R. Artas Film nasce da Federico Mantova e David Giovannoni che negli anni hanno lavorato molto raccontando storie per diverse produzioni e che un giorno hanno sentito l’esigenza di non essere più veicolo per realizzare un’opera, ma di esserne soprattutto promotori e ideatori.

D. Come nasce la scelta di parlare di tematiche sociali?

R. Le storie sono tutte intorno a noi e hanno bisogno di una voce che le racconti; questo è quello che abbiamo intenzione di fare, almeno per il momento: raccontare e farlo con la giusta onestà di cui la Storia ha bisogno.
Abbiamo iniziato con un piccolo lavoro come "Bei tempi" che è una storia amara sulle mille diversità in cui sta ramificando il precariato in Italia e siamo passati poi a l’"Ultimo sogno" di Davide Marucci che è una narrazione delicata di un rapporto padre/figlio in eterno conflitto generazionale e di valori sociali.

D. Com'è nato il cortometraggio "Bei Tempi"?

R. "Bei Tempi" è nato da una domanda che mi sono fatto un pomeriggio leggendo il giornale: ma se una persona, diciamo sui cinquanta, dovesse perdere il lavoro e per la prima volta si trovasse a guardarsi intorno spaesato, in una giungla lavorativa come quella che abbiamo in Italia priva di sicurezze, questa persona come si sentirebbe?
Questa è la storia di Gianluca (Maurizio Pepe) che proprio a cinquant’anni riceve la brutta notizia del licenziamento e non riesce a tornare a casa per parlarne a sua moglie, vagando così tutto il giorno per la città.

D. Dove sarà possibile vedere il cortometraggio?

R. Il corto è appena stato terminato e parteciperà a diversi festival. Terminato questo percorso, verrà rilasciato su piattaforme che supportano cortometraggi.

D. Progetti futuri?

R. Nel 2024/2025 saremo attivissimi, non ne parlo per scaramanzia, ma su tutto stiamo preparando un documentario a cui teniamo molto, e questo sarà il giusto riconoscimento per un personaggio che ha dato molto in Italia ma non gli è mai stato riconosciuto abbastanza per quanto ha fatto.
Abbiamo anche un paio di progetti da realizzare proprio in Puglia, una terra alla quale personalmente tengo molto: un onore raccontare le storie che abbiamo in cantiere.

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