Migranti, Meloni: "Da soli non possiamo gestire flussi"

ROMA – Sulle migrazioni “è necessario un impegno serio e concreto da parte di tutti, comune, dei Paesi Ue e degli Stati della sponda Sud del Mediterraneo, la Ue deve rilanciare un’effettiva cooperazione sulla questione migratoria con i partner del Nord Africa che devono essere coinvolti nella prevenzione del traffico di esseri umani”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’intervento conclusivo dei Mediterranean Dialogues, il foro di discussione sul Mediterraneo allargato, promosso dal ministero degli Affari Esteri e dall’Ispi.

"Con oltre 94mila arrivi dall'inizio di quest'anno, l'Italia insieme agli altri Paesi di primo ingresso, sta sostenendo l'onere maggiore nella protezione delle frontiere esterne europee di fronte al traffico di esseri umani nel Mediterraneo" ha sostenuto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento ai Med Dialogues.

"Di recente, per la prima volta, la rotta del Mediterraneo centrale è stata considerata prioritaria in un documento della Commissione europea, e io - ha continuato - considero questa una vittoria. Non era mai accaduto e probabilmente non sarebbe accaduto se l'Italia non avesse posto due questioni: il rispetto della legalità internazionale e la necessità di affrontare il fenomeno delle migrazioni a livello strutturale".

"Il Mediterraneo ha bisogno di essere percepito prevalentemente come una comunità di destino e non, come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni, come un luogo di morte causato dai trafficanti di vite umane" ha aggiunto Meloni.

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