ROMA - Il presidente del Consiglio ha fatto il punto sul
conflitto e sulla posizione dell'Italia durante
un'informativa al Senato.
Draghi ha ricordato l'impegno dell'Italia che "continuerà a fare pressione sulla Russia" anche attraverso le sanzioni decise in sede europea, "perchè dobbiamo portare Mosca al tavolo dei negoziati".
"L'Italia - secondo il premier - ha offerto sostegno per indagare sui crimini di guerra" e "sostiene il governo ucraino nei suoi sforzi per respingere l'invasione russa" in accordo con Ue e alleati. Ma, ci tiene a ripetere ancora una volta, "sarĂ Ucraina e non altri a decidere quale pace accettare, una pace senza Ucraina non sarebbe accettabile".
Draghi ricorda la sua missione a Washington la settimana scorsa: "Dobbiamo raggiungere il prima possibile il cessate il fuoco e far ripartire i negoziati, ho condiviso questo con il presidente Biden. Ho riscontrato - dice sempre con riferimento al suo viaggio negli Usa - apprezzamento per soliditĂ della posizione italiana, che ci permette di essere in prima linea, senza ambiguitĂ , con la ricerca per la pace".
Stando alle stime del
governo, il nostro Paese potrĂ rendersi
indipendente dal gas russo a partire dal secondo
semestre del 2024.
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