Tutto quello che sappiamo sulle varianti del Covid

C'è quella scoperta di Inghilterra, la temuta variante 'inglese', quella del Sudafrica e quella del Brasile. Il virus SARS-CoV-2, come tutti i virus, muta e questo può essere un problema, anche per gli stessi vaccini.

Una seconda variante, denominata 20A.EU1, è stata invece riscontrata a giugno in Spagna: è quella che ha contribuito alla seconda ondata.

La terza mutazione, Y453F, è stata scoperta a novembre 2020 in alcuni allevamenti di visoni in Danimarca, prontamente abbattuti.

La variante di cui si è parlato di più è senza ombra di dubbio quella inglese, scoperta a metà settembre ma diffusasi in maniera esponenziale solo a dicembre, prima di Natale. Gran parte degli esperti non ritiene che questa mutazione possa avere conseguenze sull'efficacia dei vaccini sin qui prodotti: al momento l'unica paura è relativa al fatto che questa variante sia molto più capace di diffondersi.

A preoccupare non pochi gli scienziati anche la variante sudafricana, denominata 501.V2: oltre ad essere più contagiosa, si teme che possa rendere inefficaci i vaccini.

In Giappone è stata trovata una nuova variante di coronavirus: è stata individuata in quattro passeggeri provenienti dal Brasile. L'Istituto Nazionale delle Malattie infettive del Giappone ha detto che è ancora presto per capire quanto sia infettiva.

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