Anoressia e bulimia


C. MORLACCHI - Disordini alimentari, anoressia e bulimia sono fenomeni in forte aumento negli ultimi anni, nel mondo occidentale, soprattutto tra le donne, anche se un numero sempre crescente di uomini ne è colpito. 

Oggi se ne parla molto, ma spesso senza conoscerne il vero significato; queste due malattie, infatti, sono a volte confuse, conosciute solo in parte, oppure sono semplificate con binomio anoressia uguale magrezza, bulimia uguale obesità.
L'anoressia e la bulimia sono delle vere e proprie malattie e sono anche molto complesse perché riguardano sia la psiche che il corpo; sono caratterizzate entrambe da un errato approccio con il proprio corpo e con il cibo, che porta però a comportamenti diversi: la persona affetta da anoressia tenta in ogni modo di limitare, se non evitare del tutto, l'assunzione di cibo, quella bulimica vorrebbe resistergli, ma spesso cede e si getta in abbuffate spropositate. 
La persona anoressica diventa ben presto sottopeso fino a poter raggiungere una magrezza che la mette a rischio di vita, mentre quella bulimica mantiene un peso normale o diventa in sovrappeso. Per questo la bulimia, è più difficile da individuare, perché non lascia tracce visibili esternamente, anche se mina fortemente la loro salute dall'interno causando danni soprattutto all'apparato digerente, ma anche alla pelle, alla vista, al cuore.
La persona anoressica, invece, pur essendo dimagrita e avendo un peso ben al di sotto dei valori considerati nella norma, continua a non piacersi fisicamente, a non accettarsi per come è, e a vedersi grassa. Una spiegazione valida è che nel mondo di oggi essere magri e avere un corpo sempre in forma sembra un'esigenza primaria, che spinge a non accettare il proprio corpo, ma a ricercare una forma fisica perfetta; in alcuni ambienti, come quello della danza e della ginnastica, tutto questo viene ulteriormente amplificato, visto che la magrezza, troppo spesso eccessiva, dei ballerini e dei ginnasti è un'abitudine radicata da sembrare normalità.

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