Recovery fund, paesi nordici: "Prestiti e più riforme"

(ANSA)
ROMA - Nel documento presentato da Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca, i cosiddetti '4 frugali' chiariscono che potranno essere concessi prestiti "a condizioni favorevoli ai Paesi che più ne hanno bisogno", "limitando" però "il rischio per tutti gli Stati membri". Pertanto, scrivono, "ciò su cui non possiamo concordare è la creazione di qualsiasi strumento o misura che porti alla mutualizzazione del debito o a significativi aumenti nel bilancio Ue".

I 4 paesi propongono un fondo di emergenza "temporaneo, una tantum" e limitato a due anni, per sostenere "la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari" con un approccio basato su "prestiti a condizioni favorevoli" senza "alcuna mutualizzazione del debito" e in cambio di "un forte impegno per le riforme" nazionali da parte dei beneficiari: è il Recovery Fund proposto da Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia in un non-paper inviato alle capitali Ue e a Bruxelles.

"Una recessione così dura richiede proposte ambiziose e innovative come il Recovery Fund. A rischio ci sono mercato interno e i suoi benefici per tutti gli europei. Il documento dei paesi 'frugali' è difensivo e inadatto. Serve più coraggio il 27 maggio dalla Commissione europea", scrive su Twitter il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, commentando la proposta di Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia.