La Sea Watch varca le acque territoriali italiane. Carabinieri in attesa sul molo

LAMPEDUSA - La Sea Watch sfida le autorità italiane ed entra in acque italiane facendo rotta verso Lampedusa. La comandante della nave della ong, Carola Rackete, ha annunciato l'intenzione di fare rotta verso Lampedusa viste le condizioni dei migranti a bordo. 

La motovedetta della Finanza partita da Lampedusa ha intimato l'alt alla Sea Watch a circa 12 miglia dalla costa. L'imbarcazione dell'Ong non si è fermata e sta continuando a navigare. La Sea Watch è ora davanti al porto di Lampedusa. Sul molo sono schierati i carabinieri. La comandante commenta in un post su Twitter: "Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio".

"Basta, entriamo. Non per provocazione, per necessità, per responsabilità". Così dal profilo twitter, la Sea Watch 3 ha annunciato l'intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane. Nel post precedente, si rilanciano le parole della Rackete: "Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo". 


Nel frattempo in diretta Facebook il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha detto che verrà usato  ogni mezzo lecito per fermare lo sbarco. "Useremo ogni mezzo lecito per fermare una nave fuorilegge, che mette a rischio decine di immigrati per uno schifoso giochino politico. Non darò l'autorizzazione allo sbarco a nessuno. Il comandante è avvisato: useremo ogni mezzo democraticamente concesso per bloccare questo scempio del diritto".

"Mi sono rotto le palle" di vedere "l'Italia trattata come un paese di serie B. Chi sbaglia paga. La nostra pazienza e' finita. L'Olanda ne rispondera'".