Calcio. Uva: "Bisogna saper programmare e coniugare calcio e risorse finanziarie"

"Il giudizio complessivo riflette sicuramente dei segnali positivi. Il bilancio della Federazione è solido e gode di un'ottima patrimonializzazione e il calcio dilettantistico rappresenta un miliardo di fatturato diretto ed è sostanzialmente in equilibrio. E' il calcio professionistico che continua a perdere, ma l'introduzione graduale dal 2015 di una nuova regolamentazione tiene sotto controllo i principali parametri sportivi, economici e finanziari. Non possiamo dire che l'allarme sia rientrato perché alcune società devono ancora allenarsi a saper programmare, a coniugare calcio e risorse finanziarie. Anche questa finestra di mercato sarà importante" ha dichiarato il dg della Federcalcio, Michele Uva, in un'intervista al Corriere dello Sport, in cui parla dell'attuale situazione del calcio italiano.

"Il percorso intrapreso dalla Figc è graduale e la piena applicazione dei criteri per l'iscrizione sarà effettiva con il campionato 2018/2019 con l'ingresso dell'obbligo del pareggio di bilancio. Nel frattempo, il rispetto degli indici di liquidità, così come il tetto alle rose, il pagamento dei debiti sportivi scaduti e la certificazione dei bilanci, stanno contribuendo a rendere il sistema più virtuoso. Ventura sta lavorando molto bene, ha dato continuità e visione ad un programma che guarda oltre il presente, ma il presente è altresì importante. Tra gli obiettivi del 2017, il primo riguarda ancora i conti; altri due asset strategici sono le squadre nazionali e il calcio femminile, il cui potenziamento e' nei nostri programmi di sviluppo e che inizia ad avere dei segnali di miglioramento (+30% tesseramento Under 12). Ma il mio personale sogno sarebbe l'armonia fra tutte le leghe e le componenti federali".

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