Renzi ai senatori: "L'Italia dipende da vostra tenuta"

"C'è chi vuole bloccare tutto. E c'è chi vuole cambiare, iniziando da se stesso. Dalla vostra capacità di tenuta dipende molto del futuro dell'Italia. Siamo chiamati a una grande responsabilità: non la sprecheremo". Così Matteo Renzi si rivolge in una lettera ai senatori sostenendo che "con il vostro sostegno garantite la fiducia e la maggioranza al Governo". Sulla legge elettorale "abbiamo convenuto circa i punti fondamentali: chiarezza del vincitore, premio di maggioranza proporzionato, principio dell'alternanza" ma "la discussione del Senato consentirà di affrontare i nodi ancora aperti: preferenze, soglie, genere". Così Matteo Renzi in una lettera ai senatori chiedendo impegno per riforma Senato.

Riunione a Palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi ed il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. L'incontro serve per fare il punto sull'iter della riforma del Senato alla vigilia della ripresa delle votazioni a ritmi forzati e sui contatti avuti con le opposizioni per cercare di ridurre il numero degli emendamenti.

Quella appena partita è infatti unasettimana cruciale per le riforme: tra stasera e domattina, dopo l'ok al decreto Cultura, riprenderà in aula al Senato l'esame del ddl su Senato e Titolo V. In Aula alla Camera arriva invece il decreto Madia sulla riforma della Pubblica amministrazione.

Deciso a fermare la trattativa col Pd sulla legge elettorale, Grillo oggi incontrerà i suoi a Roma. Renzi intanto si prepara a un possibile nuovo incontro con Berlusconi, ma anche con i leader degli altri partiti. Il premier è sicuro: si va avanti, via ostruzionismo e si tratta.

Intanto in Aula al Senato è iniziato l'esame sulle linee generali del decreto Cultura e turismo, in scadenza il 30 luglio e approvato in prima lettura alla Camera. Visti i tempi stretti a disposizione per l'approvazione del provvedimento e la necessità di passare, nel più breve tempo possibile, alla votazione degli emendamenti sul ddl riforme costituzionali, non è escluso che il governo ponga la questione di fiducia sul decreto 'Art Bonus'.

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