Renzi: "Non ho niente in comune con Letta e Alfano"

ROMA. "Non ho niente in comune con loro". Matteo Renzi rifiuta la vicinanza generazionale con Letta e Alfano. «Io sono totalmente diverso, per tanti motivi», dice. E sul governo: «Bisogna tener fede a quanto detto: se Letta fa, va avanti. Certo, se si fanno marchette e si passa dalle larghe intese all’assalto alla diligenza, non va bene». Il segretario del Pd commenta con amarezza le parole di Davide Faraone sul futuro dell’esecutivo. «Le cose bisogna raccontarle per come stanno - spiega -. Lui, Enrico, è stato portato al governo anni fa da D’Alema, che io ho combattuto e combatto in modo trasparente; e Angelino Alfano al governo ce l’ha messo Berlusconi, quando io non ero ancora nemmeno sindaco di Firenze». «Io sono totalmente diverso, per tanti motivi» in primis perché «ho ricevuto un mandato popolare». Per questo «con l’anno nuovo si passa dalle chiacchiere alle cose scritte»: lavoro e riforme i «due temi capitali». Sulla legge elettorale prepara una nuova offensiva, anche nei confronti di Grillo e Berlusconi: «Vediamo cosa risponderanno gli uni e gli altri ma io con loro ci parlo e ci parlerò».

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