Nella squadra di mister Conte ciò che principalmente si è notato, è stata la voglia di reagire, di non subire il colpo senza rispondere. Nonostante un ampio turnover, tutti, chi più chi meno, hanno dato il loro contributo, dimostrando l’affidabilità della rosa juventina. Migliore in campo in assoluto neanche a dirlo Paul Pogba, oramai divenuto una pedina fondamentale e insostituibile nello scacchiere tattico bianconero. Il francese si è fatto notare principalmente sia per la sua capacità di recuperare palloni su palloni, che per una serie di colpi di classe pura, come per esempio il dribbling su Rigoni. Ottima anche la prova di Angelo Ogbonna, dimostratosi uomo affidabile e capace di ripagare la fiducia che il suo allenatore sta riponendo in lui. Bene poi Quagliarella autore del gol che ha portato al pari la Juventus. L’attaccante stabiese quest’estate sembrava essere con la valigia in mano, poi è rimasto, e ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente, dimostrando di poter essere una risorsa importantissima per la sua squadra.
Ciò che invece non ha funzionato è proprio questa disattenzione iniziale, che ultimamente sta portando la Juventus a subire sempre per prima. Un atteggiamento che si spera cambi presto, essendo la Juventus una grande squadra, ma che per il momento fa arrabbiare Antonio Conte. Ieri il peggiore in campo è stato indubbiamente Gianluigi Buffon, autore di due madornali errori, sul primo gol del Chievo di Thereau, e sul secondo gol dei veronesi con Paloschi, annullato ingiustamente dall’arbitro. Male anche i terzini Isla e Peluso, che hanno sofferto parecchio, non mostrandosi all’altezza della situazione.
La prossima gara vedrà la Vecchia Signora impegnata all’Olimpico nel derby della Mole contro il Torino di Giampiero Ventura, attualmente una delle squadre sorpresa del campionato, trascinata da un Cerci in stato di grazia.
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