Berlusconi alla riscossa: ''Il governo deve andare avanti, io non mollo''

ROMA - l cavaliere non molla. Silvio Berlusconi è salito sul palco, ieri alle 18.16, accompagnato dalle note dell'inno nazionale. «Il vostro affetto mi ripaga di tanti dolori. Se avete sfidato il caldo di un 4 agosto, sento di dovermi impegnare ancora per voi». Circa 1.500 sostenitori presenti e le bandiere di Forza Italia, hanno sventolato sotto Palazzo Grazioli. Berlusconi parla sul tema della manifestazione: «In questi giorni ho sofferto come non mai. Ma ve lo dico, chiaro e tondo». E scandisce le sillabe: «Io so-no in-no-cen-te. Io non ho mai fatto fatturazioni false. E non ho mai chiamato la mia azienda mentre ero presidente del consiglio, perché avrebbero sollevato la questione del conflitto d'interesse» Lui si reputa innocente, fuori da qualsiasi accusa e poi parte l'attacco ai giudici: ''Una parte della magistratura appartiene a una corrente fortemente ideologizzata. Che nei suoi atti dichiara che i suoi aderenti devono usare il loro terribile potere di togliere la libertà di un cittadino, per aiutare il popolo ad avere la democrazia. E la democrazia» per i giudici «si ha solo con la sinistra il governo». E rilancia il vecchio schema: «La magistratura ha eliminato i partiti della prima Repubblica, poi me. Una condizione che si ritrova soltanto nei regimi''. Al termine, ringrazia i suoi tanti sostenitori accorsi lì per lui e promette: ''Io resto qui, io non mollo, combatteremo tutti insieme questa battaglia di democrazia e di libertà''. La corsa continua.

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