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Anas-Mohammed/Shutterstock |
KIEV - È drammatico il bilancio degli attacchi notturni condotti dalle forze armate russe su Kiev: 14 persone sono morte e almeno 40 sono rimaste ferite, di cui 30 ricoverate in ospedale. I raid, lanciati con missili balistici e droni, hanno colpito obiettivi civili sparsi in tutta la città , causando distruzione e panico tra la popolazione.
“Oggi Kiev ha vissuto un’altra notte difficile. Un altro attacco, altri feriti, case distrutte, dolore e ansia. La ricerca di persone sotto le macerie continua”, ha scritto su Telegram Timur Tkachenko, comandante dell’amministrazione militare della capitale ucraina. Sul luogo di uno degli attacchi sono intervenuti soccorritori, medici, polizia e volontari, che operano con la massima coordinazione per aiutare e salvare chi si trova in difficoltà .
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso nelle prossime ore in Canada per partecipare al vertice del G7, un appuntamento cruciale nel contesto della guerra in corso.
Sul fronte diplomatico, il presidente russo Vladimir Putin ha confermato, in una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump, la disponibilità della Russia a riprendere i negoziati con Kiev dopo il 22 giugno, lasciando aperta una possibile via diplomatica nel conflitto che dura ormai da mesi.
La situazione resta però tesa, con continui attacchi che colpiscono duramente la popolazione civile e alimentano un clima di grande incertezza.
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