Perizia psichiatrica per Alessandro Impagnatiello, imputato per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano


MILANO - La Corte d'Assise di Milano ha disposto una perizia psichiatrica per Alessandro Impagnatiello, il quale è a processo per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023. La decisione della Corte è arrivata al termine di una nuova udienza e prevede che i periti vengano nominati il prossimo 27 giugno.

Le dichiarazioni di Impagnatiello

Durante l'udienza, Impagnatiello ha affermato: "Essere così superficiale da confessare la relazione parallela alla mia compagna in gravidanza era l'ennesimo sintomo che la mia testa stava impazzendo. Non sto dicendo che io sia pazzo, ho sperato di crederlo, ho voluto credere di essere pazzo. Non penso di essere pazzo". Ha inoltre descritto la reazione negativa di Giulia Tramontano quando le rivelò della relazione parallela: "Era scossa quella sera".

Impagnatiello ha anche riflettuto sulle sofferenze inflitte a Giulia: "Le ho dato parecchia sofferenza che allora non vedevo. Non le ho dato le attenzioni e la cura che volevo darle. Però in quel momento ho ritrovato Giulia".

Incongruenze e depistaggi

Il PM Alessia Menegazzo ha contestato varie dichiarazioni di Impagnatiello, evidenziando incongruenze tra le sue parole e le prove forensi. Impagnatiello ha anche ammesso di aver cercato di depistare le indagini per "scappare dal mostro" che era in lui, dopo aver confessato alla compagna la sua relazione parallela.

Testimonianze dei consulenti

Durante l'udienza, sono stati sentiti diversi psichiatri che hanno parlato delle condizioni mentali di Impagnatiello. Lo psichiatra Raniero Rossetto ha descritto lo smascheramento da parte delle due donne con le quali aveva relazioni parallele come un "vero e proprio psicotrauma", che ha portato Impagnatiello a perdere il senso della realtà. Ha parlato di "delirio lucido", spiegando che l'imputato ha cercato di sopprimere il feto con il veleno, non per motivi economici, ma per il suo stato mentale. La psicologa Silvana Branciforti ha diagnosticato un "disturbo della personalità di tipo paranoide" con una componente ossessiva.

La madre di Giulia chiede giustizia

Loredana Femiano, madre della vittima, ha chiesto una "pena esemplare" per l'omicida. In un post su Instagram, ha scritto: "Il mondo già non è stato un posto giusto e all'altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia, e la giustizia in questo caso è una pena esemplare".

La prossima udienza, in cui verranno nominati i periti per la perizia psichiatrica, è fissata per il 27 giugno.

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