Federico Galantini e Nikolai Tisci, “Vivi davvero?”lib

 


“Vivi davvero?” di Federico Galantini e Nikolai Tisci è un saggio che tratta di argomenti legati alla società moderna, e in cui si invita il lettore a riflettere, ad esercitare il suo pensiero critico e ad aprirsi al mondo che lo circonda. 

L’opera nasce dalle conversazioni tra i due autori - identificati nel testo come “Lo Scrittore” (Galantini) e “Il Saggio” (Tisci) - in cui parlano, mentre respirano pace e tranquillità seduti sulla panchina di un giardino, delle loro esperienze ma anche dei loro studi e delle loro letture, e in cui focalizzano l’attenzione sulle ansie, le paure e le frustrazioni che gli esseri umani vivono in questi tempi dominati dalla virtualità, dal consumismo e dal bisogno di apparire, più che di essere sé stessi. 

Nel saggio si persegue l’obiettivo di aiutare il lettore a guardarsi dentro e a comprendere chi è davvero, al di là delle tante maschere che la società gli impone di indossare; nelle domande molto attuali e a tratti esistenziali che lo Scrittore pone, e nelle interessanti risposte del Saggio, si riflette approfonditamente sulla libertà di pensiero e di espressione, un valore considerato dagli autori imprescindibile per vivere la propria esistenza con consapevolezza - «Essere liberi significa apprendere che non esiste solo una persona, ma ne esistono tante […] Non esiste solo il singolo individuo che parla e pensa, ma deve saper capire anche il pensiero degli altri.

Tra gli argomenti più discussi c’è sicuramente la famiglia - una piccola società a tutti gli effetti - e in merito ad essa il Saggio racconta una parte dolorosa del suo vissuto personale, in cui riflette su come la mancanza di punti di riferimento in età infantile possa creare dei traumi difficili da curare. Si pone poi l’attenzione sui social network, sulla tecnologia e sulla società moderna dominata dai “like” e dagli influencer, e si offre un’alternativa al vuoto di senso ribadendo l’importanza dei libri, della cultura e dell’educazione, sia scolastica che famigliare.

La società, la libertà, le responsabilità della vita in rapporto con i cellulari, i social network, i “like”: sono questi alcuni degli argomenti trattati nell’opera. I due protagonisti, Federico Galantini e Nikolai Tisci, si pongono domande assolutamente attuali e condivisibili: come interagire con gli altri, soprattutto dopo una pandemia che ci costringe a isolarci; quanto è importante il ruolo genitoriale e quello dell’educazione nella vita di una persona; quanta libertà abbiamo nella società in cui viviamo; quanto siamo disposti a pagare per la visibilità sui social. In un mondo in cui la moneta di scambio è il “like”, i due giovani si interrogano sulle conseguenze dello sviluppo della tecnologia e sull’enorme spazio che ormai ha nella nostra vita, ma non solo. Gli autori, che non sembrano aver paura di dire ciò che pensano, aiutano il lettore a riflettere su interrogativi quasi esistenziali e lo guidano incoraggiandolo a sviluppare un proprio pensiero e a sostenerlo, soprattutto se diverso da quello che coloro scrivono.

 Federico Galantini (La Spezia, 1998) è uno scrittore e consulente informatico; è laureando in Scienze e tecniche psicologiche. Ha esordito con il libro auto pubblicato “Volontariamente”, una raccolta di racconti ispirati alla sua attività, nonché passione, di soccorritore, i cui i ricavati sono stati donati in beneficenza. 

Nikolai Tisci viene definito nell’opera un “Saggio moderno” in quanto per anni è stato affiancato da figure sagge, responsabili e con un’ampia mentalità; ha letto molti libri di Osho e per molto tempo della sua vita si è dedicato alla meditazione, a come stare meglio con sé stessi e a come togliere di dosso l’ansia e le problematiche legate alla mente. Ha avuto un percorso di vita tortuoso, dalla Russia all’Italia, nazione in cui vive fin dall’adolescenza.

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