Rusconi (Anp) a Il Tempo: “Per settembre vaccini a tutti gli studenti ma prima serve agire sul piano di ricostruzione degli istituti”

ROMA - “Per il rientro a settembre chiediamo vaccini per tutti gli studenti. Ma ad una condizione: che non diventi un alibi per dire non mettiamo mano a un piano di ricostruzione delle scuole, in termini soprattutto di ampliamento di strutture educative”. Così Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP) del Lazio, insignito della Medaglia d’oro dalla SIP, Società Italiana di Pediatria, in un’intervista stamane al quotidiano Il Tempo.

“Spero che una parte del Pnrr, sia pure a lunga scadenza – ha proseguito il numero uno di ANP Lazio - venga realmente dedicata alla costruzione di edifici scolastici. Servirebbero 30-40 miliardi di euro solo per questo: la cifra necessaria per ottemperare alle criticità. In città come Roma, poi, chiediamo di poter utilizzare i troppi edifici in stato di abbandono o occupati per poterli sfruttare nel contesto scuola, specialmente nel momento delicato che stiamo vivendo. Abbiamo oltre 350 abitazioni di eredi di bidelli non ancora liberate che potrebbero essere trasformate in aule in più a disposizione dei nostri allievi”.

Dopo la nomina a Commendatore della Repubblica, giovedì, al 76° Congresso della SIP, nel corso della cerimonia online in occasione dell’Assemblea dei Soci, il presidente di ANP Lazio e preside del Liceo scientifico Biomedico Pio IX Aventino nella Capitale, ha ricevuto il riconoscimento In Puero Homo. Un tributo al suo impegno continuo a Roma e nel Lazio nei confronti dei ragazzi, “per la sua dedizione in ambito scolastico all’età evolutiva”, come rimarcato dal professor Alberto Villani, past-president SIP.

“Sono rimasto sorpreso – ha commentato Rusconi a Il Tempo sul prestigioso encomio - per l’attenzione che non mi aspettavo da parte dei pediatri, coloro che si prendono cura dei nostri giovani. E mi sono commosso, davvero. Perché quando penso alla categoria dei bambini e dei ragazzi penso alla categoria più indifesa della nostra società, a chi si affida completamente a noi adulti. E spesso noi adulti – anzitutto chi sta in alto e decide - non siamo in grado di rispondere loro con pari considerazione”. “Ecco perché – ha concluso il presidente di ANP Lazio - ho sempre ritenuto che vadano denunciate situazioni come, ad esempio, le cosiddette “classi pollaio”: è una delle dimostrazioni dell’insensibilità degli adulti verso le nuove generazioni. Cosa che conduce ad un abbassamento del livello culturale in special modo per quegli alunni che provengono da uno status sociale non elevato. Un virus peggiore del Covid, contro cui non ci si può difendere con un vaccino”.

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