Scuole chiuse, gli aiuti per genitori coi figli a casa


ROMA - Smartworking, congedi e bonus baby-sitter. Gli strumenti per aiutare chi si prende cura di piccoli e piccolissimi mentre lavora saranno diversi.

Ecco una breve guida per orientarsi e pper avere chiare le modalità di richiesta.

RITORNANO I CONGEDI PARENTALI STRAORDINARI - L’Esecutivo Draghi sembra intenzionato a riconfermare i concedi parentali straordinari riconosciuti ai genitori con figli minori di 14 anni. Si tratta di congedi retribuiti al 50% ammessi in tutti quei casi in cui i figli saranno costretti a rimanere a casa a seguito della chiusura delle scuole (o per via dell’assegnazione della nuova fascia di rischio o perché costretti in quarantena, magari a seguito di un positività di compagni/alunni/ o personale scolastico dell’istituto che il minore frequenta).

QUANDO IL LAVORATORE PUO' ESSERE MESSO IN SMART WORKING - Nella disciplina che reintroduce i congedi parentali straordinari, già previsti dal Governo Conte ma in scadenza il 31 dicembre 2020, bisogna ancora definire il passaggio relativo al riconoscimento degli stessi in caso di smart working. Pur rimanendo a casa, infatti, il genitore dovrà lavorare, pertanto seguire il figlio nell’attività scolastica potrebbe diventare complicato. Per questo motivo, il nuovo decreto potrebbe seguire la stessa linea dei precedenti, ovvero quella di estendere i congedi retribuiti al 50% anche a chi lavora da remoto. Lo smart working, infine, rimane incoraggiato in tutti quei casi in cui è possibile svolgere l’attività professionale direttamente da casa.

BONUS BABY SITTER - Tra gli aiuti previsti dal Dl Sostegno per le famiglie spunta anche il bonus baby sitter, introdotto durante il primo lockdown e destinato ad essere riconfermato dal nuovo Governo. A marzo l’agevolazione prevedeva un contributo pari a 600 euro da riconoscere alle famiglie in possesso di determinati requisiti, importo che per determinati lavoratori (come i genitori impiegati nelle forze dell’ordine o gli operatori sanitari) saliva a 1.200 euro. Con il nuovo decreto non è ancora stato definito l’importo, mentre è stata messa in discussione l’estensione dello stesso bonus ai nonni.

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