Grandi opere: è scontro M5S-Lega

ROMA - Sono le grandi opere a creare i primi scontri all'interno del Governo M5S-Lega. A Salvini, che insiste su Tap, Pedemontana e Terzo Valico, oltre che sulla Tav, replica la ministra pentastellata Barbara Lezzi: 'In Italia servono le infrastrutture e in particolare ne hanno estremo bisogno il sud e le aree interne del centro-nord. È la carenza di questo genere di investimenti che ha provocato una perdita ulteriore di altri 300mila posti di lavoro al sud durante la crisi. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L'Italia aspetta'. Non quindi quelli sulla Tap, ad esempio.

"Molte nostre aziende fanno gola all'estero, ma noi non vogliamo svenderle", dichiara il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini in una intervista alla Stampa. "Non ripeteremo i molti errori commessi in passato da qualche commissario che dovrebbe rispondere in sede civile e anche penale - assicura -. Se vuoi portare turisti in Italia, devi avere una compagnia di bandiera. È un asset strategico, come l'acciaio. Non possiamo chiudere l'Ilva, così non possiamo vendere o svendere Alitalia, intera o a pezzi". Sulla fuga dei capitali Salvini minimizza: "Operazioni finanziarie che non condizionano l'attività del governo" mentre sulla partita della Rai fa sapere: "Andiamo avanti con Foa, che è la persona giusta al posto giusto".

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