Cdm: via libera al decreto dignità, multe alle aziende che delocalizzano

ROMA - Via libera del Cdm al decreto dignità. "Con il decreto dignità arriva la Waterloo del precariato": così il vice premier Luigi Di Maio annuncia di fatto il primo provvedimento del governo giallo-verde. Ed è un provvedimento di chiaro segno pentastellato, che vieta la pubblicità sui giochi e limita le delocalizzazioni. Un decreto che, soprattutto, sferra un primo colpo al Jobs Act incassando, tra più di un dubbio, il placet del gruppo parlamentare della Lega.

In particolare, si registra nell'ultima bozza il divieto assoluto di pubblicità su giochi e scommesse che farà salvi, in una fase transitoria, i contratti in essere. Dalla stretta quindi resteranno esclusi i proventi già messi in conto da emittenti tv, editori e società di calcio sulla base dei contratti di pubblicità firmati con le aziende di giochi e scommesse.

Rivista, nell'ultima bozza anche la norma sulle delocalizzazioni che farà scattare multe da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto per le imprese che delocalizzano "entro cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata". Una prima versione indicava un arco temporale di 10 anni.

La stretta resta sia per chi lascia l'Italia per un Paese extraeuropeo si per chi trasferisce l'attività, anche in parte, in uno dei Paesi dell'Unione. Il beneficio, inoltre, andrà restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.

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