Il neo premier alla prova del G7

(ANSA/AP)
ROMA - E' l'ora di “farsi rispettare” in campo internazionale. Il premier Giuseppe Conte è giunto ieri sera in Canada, dove tra oggi e domani parteciperà al G7 di Charlevoix, in Quebec, sotto la presidenza del premier canadese Justin Trudeau. Un battesimo del fuoco per il premier, al suo primo appuntamento internazionale. Per Conte ci sono bilaterali già fissati con quasi tutti i leader, a partire dalla cancelliera tedesca Angela Merkel per proseguire con il premier giapponese Shinzo Abe e con il presidente francese Emmanuel Macron mentre gli sherpa sono al lavoro anche per il primo faccia a faccia con Donald Trump.

Il presidente del Consiglio, che negli scorsi giorni ha avuto un confronto sui principali dossier con il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, dovrà quindi farsi “conoscere” dai partner, sicuramente interessati ad approfondire le intenzioni del governo giallo-verde e “populista” su alcuni temi fondamentali a cominciare dalla questione dei migranti (con l’incidente diplomatico con la Tunisia) e dalla relazione con l’Unione europea, su cui Conte avrà un primo scambio di vedute con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “L’Europa è la nostra casa” e l’uscita dall’euro “non è l’obiettivo che ci proponiamo di perseguire”, ha assicurato in Senato, ma l’Ue deve essere “più forte e anche più equa”.

Il neopresidente del consiglio, che avrà bilaterali con Angela Merkel e Donald Trump, Emmanuel Macron, Angela May e Justin Trudeau, non si mostra affatto intimorito, determinato a farsi subito "portavoce degli interessi dei cittadini italiani" e convinto che "la prima posizione dell'Italia sarà farsi conoscere, la seconda farsi rispettare". Ma le aspettative sono altissime.

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