La banda di Orgosolo che progettava il furto della salma di Enzo Ferrari: 34 arresti

(Foto ANSA)

di MARCO MONGELLI - Rapire la salma di Enzo Ferrari e chiedere un forte riscatto per restituirla. Il progetto di una banda, che trafficava armi e droga, è stato sventato dai carabinieri, che hanno arrestato 34 persone fra Sardegna, Emilia, Lombardia, Veneto e Toscana. Il piano per trafugare il corpo di Ferrari era già molto avanti; un pregiudicato di Orgosolo residente a Parma aveva già compiuto un sopralluogo nel cimitero di San Cataldo a Modena dove è sepolto Ferrari e insieme a un gruppo di complici aveva messo a punto l’azione: un blitz notturno con due auto e un furgone, l’irruzione nella cappella, lo smantellamento della grande lastra di marmo grigio, custodia del corpo in un rifugio provvisorio sull’Appennino e l’estorsione. Su quest’ultima parte del piano - vittime probabili il figlio Piero o la stessa società automobilistica di Maranello - sono ancora in corso indagini. La banda era intercettata da tempo e i carabinieri, su disposizione della direzione distrettuale antimafia di Cagliari, sono intervenuti prima che il pregiudicato facesse scattare la fase esecutiva.

La base principale della banda era a Orgosolo dove all’alba sono state arrestate una decina di persone, ma l’attività di acquisto, spaccio di droga ha coinvolto un'altra ventina di persone che si muovevano fra la Sardegna e l’Italia centro settentrionale. Enzo Ferrari, morto a Modena nell’agosto 1988 a 90 anni, è stato sepolto per sua volontà accanto al figlio Alfredo (Dino), scomparso a 24 anni. La tomba, nella parte storica del cimitero di San Cataldo, protetta da un cancello in ferro battuto, decorata con sculture e bassorilievo, è visitata ogni anno da migliaia di appassionati di motori.

Posta un commento

0 Commenti