Piano di Riordino, Zullo (COR): Emiliano nega l'evidenza e si comporta da dittatore

Ma Borraccino e Campo sono passati all’opposizione e, quindi, siederanno con noi nei banchi del centrodestra o con i grillini? Sembrerebbe così a leggere la nota del presidente Emiliano, che se la canta e se la suona da solo sul Piano di riordino .

Emiliano, infatti, sostiene che il Piano di Riordino Ospedaliero è stato approvato da tutta la maggioranza di centrosinistra e, quindi, mi fa dedurre che i colleghi Borraccino, con Sinistra Italiana, e Campo, con il Sindaco della sua Manfredonia, siano fuori dalla maggioranza: la sensazione è che siano iniziate le "purghe staliniane".

Il presidente sembra non voler riconoscere quello che è davvero accaduto sotto gli occhi di tutti e prende le distanze da un risultato, quale la duplice bocciatura in Commissione Sanità, idealizzando una sua maggioranza che non rappresenta la totalità dei suoi elettori ma, anzi, marginalizza il consenso sul Piano. Un meccanismo di difesa tipico del “narcisista” che si nutre del suo IO che è utile solo a lui, ma non alla Puglia che quel Piano ha bocciato con i suoi rappresentanti in Commissione Sanità e con le comunità locali, professionali, sindacali e scientifiche.

Mi permetto di dire ad Emiliano che con questi comportamenti - che si addicono più al bimbo dispettoso che padrone del pallone se lo porta via e impedisce agli altri di giocare - non dimostra quel carisma e quell'autorevolezza che contraddistinguono un leader. Nella storia italiana e non erano tanti i “personaggi” che si affacciavano da un balcone per suonarsela e cantarsela al ritmo delle ovazioni del popolo applaudente ed osannante solo per timore di ritorsioni, mentre gli oppositori erano esiliati. Ma questa è la storia delle dittature e delle tirannie. Non può essere la storia della Puglia.

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