di Ileana Cirulli - Il musical
"La La Land", del giovane
Damien Chazelle, ha trionfato nella 74ª edizione della cerimonia di premiazione dei
Golden Globe Awards, svoltasi questa notte al Beverly Hilton Hotel di
Beverly Hills. Il film, un omaggio agli anni d'oro di
Hollywood, racconta la storia di Mia, interpretata da
Emma Stone, una giovane e aspirante attrice, e Sebastien, rappresentato da
Ryan Gosling, un jazzista, i quali si incontrano a Los Angeles e insieme decidono di continuare a rincorrere i loro sogni e farsi strada nella Hollywood contemporanea, combattendo contro le difficoltà degli esordi.
"La La Land" ha battuto qualsiasi record, vincendo il maggior numero di premi nella storia dei
Golden Globes e si è confermato film dell'anno aggiudicandosi tutti e sette i premi per cui era candidato: miglior commedia, migliori attori protagonisti, miglior regista, miglior sceneggiatura, migliore colonna sonora e miglior canzone, "
City of stars". Nel suo discorso di ringraziamento, l'attore
Ryan Gosling ha alternato momenti d'ironia ad attimi di commozione, dedicando la statuetta alla compagna Eva Mendes, che ha perso da poco il fratello malato di cancro; mentre Emma Stone ha rivolto il suo discorso agli attori, affermando che il film mira ad incoraggiare tutti coloro che vogliono realizzare i loro sogni e a non mollare davanti ai rifiuti.
Tra le poche sorprese della serata, la più rilevante è stata quella che ha visto l'assegnazione del premio al piccolo film indipendente
"Moonlight", il quale su sei candidature è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di "miglior film drammatico".
La parola chiave della serata è stata
"diversità"; a discapito delle accuse volte, nella scorsa stagione di premi, agli Oscar ritenuti "troppo bianchi", i membri dell'Hollywood Foreign Press Association hanno premiato molti attori di colore, tra cui
Viola Davis come migliore attrice non protagonista per "Fences",
Tracee Ellis Ross, migliore attrice in una serie brillante per "Black-ish" e
Donald Glover come migliore attore in una serie comica per "Atlanta".
Nella serata condotta dal noto presentatore televisivo e attore
Jimmy Fallon, poche sono state le battute divertenti che hanno, invece, lasciato maggiore spazio a discorsi commoventi, il più importante dei quali è stato quello di
Meryl Streep, che ha vinto il premio alla carriera Cecil B. DeMille, incentrato sulla diversità nel mondo dell'arte; l'attrice ha accusato, senza mai nominarlo, il neo-presidente americano
Donald Trump, prima di concludere citando le parole della compianta amica e collega
Carrie Fisher: «Prendi il tuo cuore spezzato e fallo diventare arte».
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