Renzi: "Ho rischiato l'osso del collo per le unioni civili"

"La faccia ce l’ho messa. Anzi, ho fatto di più: con la fiducia ho rischiato l’osso del collo". Così, in un colloquio con la Repubblica, il premier Matteo Renzi dopo il via libera del Senato alle legge sulle unioni civili. Ma si ripropone la questione legata al voto del gruppo guidato da Verdini, anche se Renzi non sembra preoccuparsene. L’idea di fare entrare i verdiniani nell’esecutivo non lo sfiora. "Verdini? Ora vado a vedere la partita". Il punto, insiste, non è questo. "Se tre mesi fa ci avessero detto che il Senato avrebbe approvato una legge sulle unioni civili, una cosa che il Paese aspetta da trent’anni, nessuno ci avrebbe creduto". Il premier ammette che la partita non è stata come le altre. "Una settimana fa - ricorda - era saltato tutto. Il M5S voleva mandarmi sotto. Il loro unico obiettivo era bloccare tutto. Altro che storie". Quanto alla "minaccia" del movimento del Family day in vista del referendum costituzionale, Renzi osserva: "So bene che è una minaccia. Vorrebbero portare tutti i cattolici a votare no. Ma vediamo con chi sta davvero il mondo cattolico al referendum. Noi andremo in tutte le parrocchie a spiegare le ragioni della riforma. Ho grande rispetto, ma l’idea che qualcuno mi possa fermare con una minaccia... se vogliono trasformare il referendum in un giudizio universale sul mio esecutivo, bene. Affronteremo questo giudizio". Il premier chiosa sottolineando che "sono sicuro che anche quelli che adesso protestano, alla fine riconosceranno che si è fatto un passo avanti importante. Anzi, si tratta di un passo storico per l’Italia. La verità è che l’immobilismo in questo Paese è finito. Ora si fanno le riforme. E anche questa è una riforma".

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