Il cinema italiano piange Silvana Pampanini, prima vera sex symbol del Dopoguerra

Mercoledì 6 gennaio, nella sua Roma, intorno alle ore 9:30, il cinema italiano ha perso il suo primo vero sex symbol. Silvana Pampanini è morta al Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverata da metà ottobre in terapia intensiva, dopo essere stata sottoposta a un’operazione di chirurgia addominale d’urgenza. L’attrice, 90 anni, si era ripresa dopo l’intervento ma ha poi sofferto complicanze dovute anche all’età.  
Energica, vitale ed anche allegra, mostrava sempre le lunghe gambe leggendarie, perfette, nonostante il passare del tempo: Silvana Pampanini è stata il primo simbolo sessuale del cinema italiano, appena risorto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.  
Tra tutti coloro che l'hanno amata, ed anche corteggiata, troviamo il grande Totò, di cui si diceva che avesse scritto «Malafemmina» pensando proprio a lei, ma in realtà non era così.
Ripercorrendo la lunga carriera di Silvana Pampanini, eletta Miss Italia nel ‘46, venne lanciata nel cinema grazie alle curve perfette e al fisico elegante. Tra i suoi film più celebri "Bellezze in bicicletta", "47 morto che parla", "La strada lunga un anno" e "Processo alla città". 
I solenni funerali dell'attrice si terranno venerdì 8 gennaio alle ore 11 a Roma presso la Basilica di Santa Croce al Flaminio, in via Guido Reni.

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