Iuc: prima casa torna a pagare

ROMA. Dopo aver evitato l'Imu di quest'anno la prima casa torna a pagare. Continuerà ad essere nulla il prelievo Imu, tranne che per case di lusso, ville e castelli. La Tasi invece non potrà essere evitata. Due però i limiti: per il primo anno non potrà andare oltre il 2,5 per mille e, comunque, se l'aliquota applicata in precedenza era più bassa, questa diventerà il limite insuperabile.
La nuova Iuc punta a potenziare il ruolo federalista dei Comuni che potranno prendere molte decisioni. Viene stabilito che il comune, con deliberazione del consiglio comunale, può anche azzerarla. Per questo il governo aveva stanziato prima 943 milioni. A queste le modifiche parlamentari aggiungeranno altri 500 milioni. Serviranno per introdurre detrazioni oppure variazioni d'aliquota.
La Tasi sia del possessore sia dell'utilizzatore dell'immobile. Quindi la pagano anche gli inquilini. Per loro però l'esborso sarà ridotto. A seconda del regolamento comunale dovrà versare tra il 10 e il 30 per cento dell'ammontare complessivo della Tasi calcolato applicando l'aliquota.
Il testo della Legge di Stabilità, così come cambiato, fissa alcune logiche per le detrazioni che riguarderanno solo la Tasi (non l'Imu che si paga sulla seconda casa). Ma la filosofia tracciata dal testo non sembra contemplare riduzioni per ''figli'' ma finalizzate ad alleggerire il prelievo per chi usa meno o non usa i servizi. E' così indicata la possibilità di detrazioni per chi abita da solo, per chi risiede all'estero per più di sei mesi, sulle abitazioni occupate solo per una stagione, come la casa al mare.
Per l'Imu non cambiano le norme e quindi si pagherà due volte l'anno a giugno e dicembre. La Tasi, invece, si verserà in in quattro rate: il primo appuntamento è il 16 gennaio; si prosegue il 16 aprile, il 16 luglio e il 16 ottobre.

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