"Schettino ordinò aumento velocità vicino Giglio"

GROSSETO. Al via con una significativa testimonianza dell'ufficiale in addestramento Salvatore Ursino, stamani a Grosseto, il processo sul naufragio della nave Costa Concordia con unico imputato il comandante Francesco Schettino.
Ursino è il primo testimone sentito in aula che fu presente in plancia di comando per tutta la navigazione della sera del 13 gennaio 2012, da Civitavecchia all'urto contro gli scogli del Giglio.
E' tornata a Grosseto, perchè convocata anche lei tra i testimoni dell'accusa, anche la ballerina moldava Domnica Cemortan, fatta accomodare nella saletta testimoni del teatro Moderno, dove si svolge il processo, in attesa del suo turno. Anche questa volta la moldava ha richiamato l'attenzione di telecamere e fotografi.
'Il comandante Schettino ordinò di aumentare la velocità della Costa Concordia da 15 a 16 nodi, circa cinque minuti prima dell'impatto con gli scogli' afferma il teste Salvatore Ursino al processo. "Schettino dette l'ordine di aumentare la velocità al vice Ciro Ambrosio".
Il timoniere indonesiano sbagliò due volte a comprendere i comandi di Schettino, e a ripeterli, ma il comandante non intervenne e non prese provvedimenti se non dicendo "otherwise we go on the rocks (altrimenti andiamo sulle rocce)" ricorda il teste Salvatore Ursino, ufficiale in addestramento presente nella plancia di comando della Costa Concordia durante il naufragio del 13 gennaio 2012, rispondendo a domande del pm Stefano Pizza.
"Mi misi a fianco del timoniere poichè si andava con navigazione manuale", dice Ursino, e anche perchè talvolta c'era necessità di "ripetergli gli ordini, che gli venivano dati in inglese". "Lo feci di mia iniziativa". Ursino poi ricorda che il terzo ufficiale di coperta, Silvia Coronica, "si avvicinò al timoniere" ma anche "Coronica lo fece di sua iniziativa" muovendosi dalla sua postazione.

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