Milano, interrogazione sul degrado degli stranieri nei giardini Montanelli

MILANO - Quali provvedimenti intende prendere il comune di Milano? Il consigliere Giampaolo Berni Ferretti , del Gruppo Forza Italia questa sera (martedì 12 settembre, alle ore 19.30), dopo aver verificato di persona la situazione e lo stato di degrado dei giardini Indro Montanelli, presenterà una interrogazione (in allegato) al sindaco Beppe Sala, agli Assessori competenti, al Questore e al Prefetto.

La situazione è drammatica: strutture lasciate al degrado, topi, acqua stagnante al punto di bollire, accampamenti di profughi, cani a passeggio in tutto il parco, fuorché nelle aree loro riservate, transenne abbattute, cartelli stradali divelti e fogliame sparso ovunque. In questa vergognosa situazione è spontaneo chiedersi se gli ospitati del parco di via Palestro siano richiedenti asilo. Infatti  La Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status di rifugiato detta diritti e doveri sia degli Stati che dei richiedenti asilo: “È vietato espellere e/o rimpatriare persone che si troverebbero in pericolo di vita o la cui libertà sarebbe compromessa in ragione delle loro idee politiche, religiose, dell’orientamento sessuale etc. In breve è un elemento fondamentale del divieto di tortura, di sottoporre un individuo a pene e/o trattamenti inumanti e degradanti (art.3 Cedu).

La presidente dell’Associazione Per lo Scambio Economico Italo-Eurasiatico e del vicino Mediterraneo, dottoressa Rossana Rodà, interviene sull’argomento rifugiati: “E’ vergognoso che pensiamo di essere una città internazionale e dobbiamo assistere alla totale indifferenza nei confronti di questa gente che scappa dalle guerre e che deve anche qui combattere giorno dopo giorno la sua battaglia, per vedersi riconosciuti i diritti stabiliti dalla Convenzione di Ginevra.

Negli altri Paesi che visito periodicamente per i miei impegni istituzionali, come la Tunisia, ad esempio, c’è una maggiore attenzione nei confronti di chi ha bisogno di aiuto, soprattutto se con lo status di rifugiato.

Riceviamo tantissime email da Associazioni che si occupano del rifugiati politici; di recente siamo stati contattati dal presidente dell’Associazione nazionale iraniana che si occupa di rifugiati politici in Italia, i quali riescono a sostenere le spese grazie all’aiuto dei loro connazionali che lavorano regolarmente nel nostro Paese.

Ma di cosa stiamo parlando? Una città come la nostra, che ha ospitato i capi di Stato, in cui i grandi poteri finanziari trovano la capitale del business internazionale, può avere delle situazioni di degrado descritto nell’interrogazione presentata da Giampaolo Giorno Berni Ferretti, responsabile politico e consigliere di Forza Italia del Municipio 1.

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