Stati Uniti, il Senato approva l’accordo per riaprire il governo e porre fine allo shutdown


Washington - Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un accordo promosso dai repubblicani e sostenuto da otto democratici per finanziare temporaneamente il governo federale, ponendo così fine al più lungo shutdown della storia del Paese. Il testo passa ora alla Camera dei Rappresentanti per l’approvazione definitiva.

Lo shutdown più lungo della storia e i disagi

Lo shutdown, iniziato il 1° ottobre, ha lasciato oltre un milione di dipendenti federali senza stipendio, sospendendo sussidi e servizi pubblici e causando pesanti disagi, soprattutto nel traffico aereo. Negli ultimi giorni si sono registrati oltre 1.000 voli cancellati al giorno, fino a un massimo di 2.300 cancellazioni e più di 8.000 ritardi, secondo il portale FlightAware.

A complicare la crisi, il presidente Donald Trump ha lanciato minacce ai controllori di volo che si erano dichiarati malati in segno di protesta, intimando il loro ritorno immediato al lavoro. Il sindacato dei controllori (NATCA) ha definito i propri iscritti “eroi silenziosi”, sottolineando come molti abbiano garantito la sicurezza del traffico aereo pur senza ricevere alcun compenso.

Cosa prevede l’accordo

Il testo approvato dal Senato prevede un rifinanziamento del governo fino a gennaio 2025 e tre disegni di legge separati per garantire fondi ai programmi di agricoltura, approvvigionamenti militari e agenzie legislative per la maggior parte del 2026. Include anche:

  • il ripristino dei licenziamenti dei dipendenti federali avvenuti durante lo shutdown, con pagamento retroattivo degli stipendi sospesi;

  • il ripristino dei fondi per il programma alimentare SNAP, da cui dipendono oltre 42 milioni di americani a basso reddito.

Trump ha promesso di rispettare l’accordo, nonostante in passato fosse spesso in contrasto con il Congresso sulle spese pubbliche.

Divisioni tra i Democratici

Non tutti i Democratici hanno accolto con favore l’intesa. Alcuni l’hanno definita una resa al ricatto repubblicano: il governatore della California Gavin Newsom l’ha definita “patetica”, mentre il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer ha votato contro, denunciando che il testo ignora la crisi sanitaria. “Questa battaglia deve e dovrà continuare,” ha affermato Schumer, accusando i repubblicani di “non agire in buona fede sulla salute degli americani”.

Con il Congresso pronto al voto finale, oltre un milione di famiglie americane attende ora stipendi arretrati e la ripresa dei servizi essenziali. Come ha dichiarato il presidente della Camera Mike Johnson, “il lungo incubo nazionale sembra finalmente al termine”, ma le divisioni politiche e il malcontento sociale generati dallo shutdown potrebbero durare ancora a lungo.

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