Nuove e-mail su Epstein scuotono gli Usa: coinvolto anche Trump, accuse e repliche


Washington, 13 novembre 2025 – Nuovi documenti e-mail pubblicati dai democratici della Commissione di vigilanza della Camera degli Stati Uniti hanno riportato sotto i riflettori il controverso legame tra Donald Trump e Jeffrey Epstein, il finanziere condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori, morto in carcere.

Secondo quanto emerge dalle corrispondenze private, Trump avrebbe trascorso diverse ore a casa di Epstein in compagnia di una donna vittima del traffico sessuale dell’imprenditore. Le email suggeriscono inoltre che il presidente Usa fosse a conoscenza delle ragazze coinvolte nelle attività di Epstein. In particolare, Epstein avrebbe menzionato Trump più volte in messaggi scambiati con Ghislaine Maxwell, condannata per traffico sessuale, e con lo scrittore Michael Wolff.

Reazioni politiche

Dopo le rivelazioni, i democratici hanno chiesto la pubblicazione integrale dei documenti sul caso Epstein, in possesso del Dipartimento di Giustizia, con una votazione prevista la prossima settimana alla Camera. Robert Garcia, deputato democratico e massimo esponente della Commissione di vigilanza, ha dichiarato:
"Queste email sollevano domande inquietanti su cosa stia ancora nascondendo la Casa Bianca e sulla natura del rapporto tra Epstein e il presidente."

La Casa Bianca ha respinto le accuse, sostenendo che i democratici stiano tentando di diffamare Trump attraverso trapelazioni selettive. La portavoce Karoline Leavitt ha dichiarato:
"I democratici hanno diffuso email selettive per creare una falsa narrazione e danneggiare il presidente."

Le repliche di Trump

Trump, tramite il social Truth, ha bollato le accuse come una "bufala" e ha sottolineato di aver interrotto i rapporti con Epstein già nel 2004, quando lo cacciò dal suo club Mar-a-Lago per comportamenti inappropriati con le dipendenti, inclusa Virginia Giuffre. Tuttavia, le nuove email rivelano almeno tre messaggi successivi al patteggiamento del 2008, in cui Epstein avrebbe scritto a Maxwell riferendosi a Trump come al "cane che non ha abbaiato", menzionando che Virginia Giuffre avrebbe trascorso ore a casa sua e che la polizia non lo avrebbe mai interrogato in merito. Maxwell risponde: "Ci stavo pensando anch'io…", suggerendo un possibile coinvolgimento o copertura.

Un nuovo capitolo del caso Epstein

Le nuove rivelazioni riaprono interrogativi sull’entità del legame tra Epstein e Trump e sulla conoscenza del presidente riguardo agli abusi. La pubblicazione integrale dei documenti potrebbe far emergere ulteriori dettagli e alimentare il dibattito politico negli Stati Uniti, già segnato da tensioni tra i due principali partiti.

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