Roma, 16 ottobre 2025 – In occasione dell’80° anniversario della fondazione della Fao, Papa Leone XIV ha pronunciato un discorso alla sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, denunciando l’uso del cibo come arma di guerra e invitando a un impegno concreto contro la fame nel mondo. All’evento erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Direttore generale della Fao QU Dongyu. Contestualmente è stato inaugurato il Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (MuNe).
Il Papa ha ricordato come i conflitti attuali abbiano riportato alla luce “una crudele strategia che condanna uomini, donne e bambini alla fame”, ribadendo che il diritto internazionale umanitario vieta senza eccezioni di attaccare civili e beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni. “Non possiamo continuare così – ha affermato Leone XIV – occorre porre rimedio a questo scandalo”.
Il Pontefice ha sottolineato come la lotta alla fame non sia responsabilità esclusiva di governi o organizzazioni, ma un impegno collettivo che coinvolge agenzie internazionali, istituzioni pubbliche, Ong, mondo accademico e società civile, fino a ogni singola persona. “Chi patisce la fame non è un estraneo. È mio fratello e devo aiutarlo senza indugio”, ha aggiunto.
Papa Leone XIV ha evidenziato che garantire l’accesso al cibo non significa solo sfamare, ma tutelare la dignità umana, favorire lo sviluppo e promuovere la pace tra i popoli. “A cinque anni dal completamento dell’Agenda 2030, raggiungere l’obiettivo Fame Zero sarà possibile solo se ci sarà una volontà reale di farlo, e non soltanto dichiarazioni solenni”, ha concluso.
L’intervento del Pontefice rappresenta un richiamo urgente alla solidarietà globale e all’azione concreta per contrastare un fenomeno che, secondo la Fao, continua a colpire milioni di persone nel mondo.
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