Gaza, accordo storico: cessate il fuoco in vigore e Meloni invitata alla firma

Dopo 735 giorni di conflitto, è finalmente entrato in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ratificato nella notte dal governo israeliano, come previsto dall’accordo siglato ieri mattina in Egitto. La tregua sarà monitorata da una task force congiunta composta da 200 soldati statunitensi e militari di Egitto, Qatar, Turchia e, probabilmente, Emirati Arabi Uniti.

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, l’IDF ha iniziato il ritiro delle truppe, coperto da bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei, con l’obiettivo di completarlo verso mezzogiorno (le 11 in Italia). Al termine della ritirata, fino alla cosiddetta Linea Gialla, Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore.

La prima fase dell’intesa prevede, tra lunedì e martedì, la liberazione di 20 ostaggi vivi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, escluso però Marwan Barghouti. Per la restituzione dei corpi degli altri ostaggi, Hamas ha chiesto 10 giorni.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, protagonista nei negoziati, ha commentato:

“Abbiamo fermato la guerra, sarà una pace duratura. Sull’ipotesi dei due Stati mi atterrò a ciò che concordano”.

Trump è atteso domenica in Israele e successivamente in Egitto per la firma ufficiale dell’accordo, alla quale è stato invitata anche la premier italiana Giorgia Meloni. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato:

“Ora dategli il Nobel per la Pace”.

L’accordo rappresenta un passo cruciale verso la stabilizzazione della regione, anche se rimangono da completare lo scambio degli ostaggi e il rientro delle truppe.

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