RIMINI – Intervenuto al Meeting di Rimini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato il recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano e il possibile futuro degli immobili di CasaPound.
“Anche CasaPound rientra negli sgomberi – ha dichiarato – io sono stato da prefetto di Roma quello che l’ha inserito nell’elenco dei centri da sgomberare, prima o poi arriverà anche il loro turno”. Sul possibile rinvio dello sgombero, Piantedosi ha precisato: “Credo si riferisse al fatto che se un centro si legalizza, come è avvenuto in altre città, potrebbe non essere sgomberato”.
Riguardo al Leoncavallo, il ministro ha sottolineato che “lo sgombero non è stato anticipato. Anzi, siamo stati condannati per un ritardo nell’esecuzione dello sfratto, con un risarcimento di 3,3 milioni per i dieci anni pregressi”. Secondo Piantedosi, l’operazione è stata “doverosamente logica” una volta che era possibile restituire la proprietà.
Il ministro ha inoltre risposto ai giornalisti sul video di Almasri, il generale libico arrestato e rimpatriato dall’Italia, in cui sarebbe ritratto mentre uccide un civile a Tripoli. “L’ho visto sui social, ma le ricostruzioni lo attribuiscono a molti anni fa. Ho firmato il decreto di espulsione basandomi anche sugli elementi di pericolosità”.
Infine, Piantedosi ha commentato le dichiarazioni di Matteo Salvini sul presidente francese Emmanuel Macron e sull’Ucraina: “La politica si esercita anche con espressioni forti. Salvini è un leader politico e i suoi messaggi, pur forti, sono legittimi in democrazia”.
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