Trump frena sulla pace tra Russia e Ucraina: "Forse non è possibile". Poi aggiunge: "Ma ci sono ottime possibilità"


Washington
– Donald Trump torna a far parlare di sé con un'intervista a NBC News che andrà in onda nelle prossime ore negli Stati Uniti, ma di cui sono già state diffuse alcune anticipazioni. Il presidente americano ha affrontato numerosi temi di politica estera e interna, a partire dalla guerra in Ucraina, passando per la giustizia, fino alle politiche economiche e commerciali.

Parlando del conflitto tra Russia e Ucraina, Trump ha espresso dubbi sulla possibilità di una risoluzione pacifica: “Forse non è possibile”, ha detto riferendosi alla possibilità di una pace tra Mosca e Kiev. “C'è un odio tremendo tra questi due uomini – Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin – e tra i generali. Stanno combattendo duramente da tre anni”, ha osservato. Tuttavia, ha lasciato aperto uno spiraglio, sostenendo che esistano comunque “ottime possibilità di farcela”.

"Non cercherò un terzo mandato"

Trump ha escluso l’idea di ricandidarsi per un terzo mandato, sottolineando che intende rispettare i limiti imposti dalla Costituzione americana. “Sarò un presidente di otto anni, un presidente per due mandati. Ho sempre pensato che fosse molto importante”, ha dichiarato. Ha inoltre citato alcune figure emergenti del Partito Repubblicano che, secondo lui, porteranno avanti l’agenda Maga (Make America Great Again), come il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio.

Dubbi sulla Costituzione: “Non so se devo rispettarla”

Una delle dichiarazioni più controverse dell’intervista riguarda il rispetto della Costituzione. Alla domanda se si senta vincolato dalla legge fondamentale degli Stati Uniti, Trump ha risposto: “Non lo so”. Interpellato anche sul principio del giusto processo, ha ribadito: “Non sono un avvocato. Non lo so”, aggiungendo che un'applicazione estensiva di tale diritto implicherebbe “milioni di processi”. Ha comunque assicurato che i suoi avvocati “seguiranno quanto stabilito dalla Corte Suprema”.

Powell resterà fino al 2026

Sul fronte economico, il presidente ha affermato che non rimuoverà il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, prima della fine del suo mandato nel 2026, pur definendolo “completamente rigido”. “Dovrebbe abbassare i tassi di interesse. A un certo punto lo farà. Ma non è un mio fan”, ha detto Trump, non risparmiando critiche alla politica monetaria della Fed.

Nessun passo indietro sui dazi

Altro tema caldo toccato nell’intervista è quello dei dazi. Trump non ha escluso la possibilità di renderli permanenti, affermando che toglierli “sarebbe un errore” perché “nessuno investirebbe più negli Stati Uniti”. Parlando della Cina, ha rivendicato una linea dura: “Abbiamo smesso di fare affari con loro di colpo. E loro ora vogliono davvero un accordo. Ma deve essere equo”.

Con toni oscillanti tra fermezza e ambiguità, l'intervista offre uno spaccato della visione trumpiana sul futuro degli Stati Uniti e delle relazioni globali. Un’anticipazione, forse, della linea politica che continuerà a seguire fino alla fine del suo mandato.

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