ROMA - In merito alla crisi dei dazi imposti dagli Stati Uniti, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato la necessità di un approccio prudente e razionale, invitando il governo italiano a non farsi prendere dal panico. Intervenendo al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como), Giorgetti ha affermato che è fondamentale mantenere la calma, valutare attentamente gli impatti economici e evitare azioni reattive che potrebbero rivelarsi dannose per l'Italia e per l'intera economia globale.
La strategia di "de-escalation" con gli Stati Uniti
"Come governo, dobbiamo cercare di mantenere il sangue freddo", ha dichiarato Giorgetti. "Bisogna evitare di partire con una politica di controdazi che potrebbe essere semplicemente dannosa per tutti, e specialmente per noi". Il ministro ha spiegato che l'Italia è impegnata in una strategia di "de-escalation" con l'amministrazione americana, cercando di ridurre le tensioni e favorire il dialogo. "Il messaggio che dobbiamo inviare è che non bisogna pigiare il pulsante del panico", ha continuato Giorgetti, evidenziando l'importanza di un approccio "pragmatico e razionale" anche a livello europeo.
Secondo il ministro, le Borse reagiscono spesso in modo irrazionale, seguendo impulsi emotivi e non sempre razionali, ma l'Italia e l'Europa devono rispondere con un approccio più equilibrato e misurato. L'obiettivo, ha spiegato, è quello di evitare un'escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per l'economia.
Aiuti alle imprese: interventi economici-finanziari
Giorgetti ha anche trattato il tema degli aiuti alle imprese italiane colpite dalla crisi dei dazi. "Gli aiuti per i settori e le imprese danneggiate da questa situazione si tradurranno in interventi economico-finanziari a carico del bilancio dello Stato", ha dichiarato, precisando che tali misure dovranno essere compatibili con le regole europee. Tuttavia, in un messaggio finale che ha definito "provocatorio", Giorgetti ha suggerito che le regole di bilancio dell'Unione Europea potrebbero essere messe in stand-by, come accaduto durante la crisi del Covid-19, per far fronte alle difficoltà economiche generate dalla guerra commerciale.
Resilienza italiana: "Imprese come ai tempi del Covid"
Riguardo alle capacità di risposta dell'Italia alla crisi, Giorgetti ha elogiato la resilienza degli imprenditori italiani, definendoli "sveglissimi e reattivi" e aggiungendo che la loro capacità di adattarsi alle difficoltà è superiore alla media. "Già durante la pandemia, abbiamo visto come le imprese italiane siano riuscite a resistere e ad adattarsi alle circostanze difficili. Il nostro auspicio è che lo stesso accada anche in questa situazione", ha affermato Giorgetti.
L'Italia in Europa: la politica commerciale è di competenza europea
Il ministro ha concluso il suo intervento esprimendo la posizione del governo italiano riguardo alla gestione della politica commerciale in Europa. "Alcuni dicono che l'Italia dovrebbe trattare da sola, ma io dico che il governo deve rappresentare gli interessi italiani in Europa", ha dichiarato. "L'Unione Europea è nata come un mercato comune, quindi la politica commerciale è per definizione di competenza europea". Giorgetti ha ribadito che l'Italia deve essere una voce forte all'interno dell'Unione Europea, ma nel rispetto delle competenze collettive, che riguardano in primis la politica commerciale.
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