MILANO - Lo studio Rampello & Partners – manifattura di idee, progetti e prodotti – porta a termine una delle sue sfide creative con la consulenza studiata per il premio MAM: un'iniziativa di ALMA, nata per celebrare i nuovi Maestri d’Arte e Mestiere delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità.
Davide Rampello, direttore artistico dello studio e membro del Comitato Scientifico della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha scelto di ampliare le categorie dei premiati, superando il tradizionale focus su ristorazione e ospitalità, solitamente limitato al lavoro di chef, ristoratori e al prodotto finale, per valorizzare anche altre figure e processi che contribuiscono all’eccellenza del settore.
"Premiare le eccellenze significa andare oltre ciò che è visibile al consumatore finale, riconoscendo l’importanza di chi, all’inizio della catena enogastronomica, lavora con impegno per assicurare la qualità delle materie prime, affinché ogni prodotto che arriva sulla tavola rifletta il frutto di un lavoro lungo e meticoloso. Per tutelare la qualità dell'intera filiera, è fondamentale partire dalle origini: pescatori, allevatori e coltivatori che, con la loro produzione e trasformazione, rendono possibile il piatto finale e l’arte del convivio" ha dichiarato il direttore creativo Davide Rampello.
La cerimonia è stata presentata da Gerry Scotti, scelto dallo studio Rampello & Partners, che ha introdotto la lectio magistralis del direttore creativo, Davide Rampello, incentrata sull'importanza dell'artigianalità italiana.
"L'artigiano e l'agricoltore, attraverso il loro lavoro, non solo coltivano la terra, ma anche le relazioni e la collettività, creando un legame profondo tra l'individuo e la comunità" ha raccontato Davide Rampello "In queste botteghe c’era il 'senso del tutto' e tutti ne erano coinvolti, restando uniti e abbracciando la stessa visione della vita. Ed è proprio questo sentimento che dobbiamo cercare di non perdere oggi. Grazie allo sviluppo della tecnologia, infatti, abbiamo a disposizione strumenti in grado di darci in un istante tutte le risposte - come l’Intelligenza Artificiale. Questa però non deve e non può sostituire quel senso di comunità e di relazione che solo la condivisione può dare".
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