Centoquaranta farmacisti di Arezzo riuniti alla Festa della Professione 2024


AREZZO
- Centoquaranta farmacisti alla Festa della Professione 2024. L’evento è stato organizzato dall’Ordine dei Farmacisti di Arezzo e ha rappresentato un’occasione di aggregazione, di conoscenza e di condivisione tra colleghi di farmacie comunali, private e delle Asl di tutta la provincia che sono tornati a riunirsi per la prima volta dopo l’emergenza sanitaria. La serata, ospitata dal ristorante Doccia di Rondine, ha trovato il proprio cuore nell’accoglienza dei nuovi iscritti all’ordine dal 2017 ad ora e nelle premiazioni dei farmacisti veterani, andando così a creare un ideale collegamento tra più generazioni professionali.

Ad aprire la festa sono stati i saluti del dottor Luca Cesari, presidente dello stesso ordine provinciale, che insieme al dottor Carlo Martini e al dottor Matteo Tavanti ha mostrato la pergamena e la medaglia d’oro conferiti ai farmacisti italiani dal Presidente della Repubblica e dal Ministro della Salute per l’impegno profuso nella tempestiva ed efficace erogazione dei servizi durante la pandemia, con particolare attenzione ai pazienti più fragili e anziani. Un momento di particolare emozione è coinciso con la consegna delle medaglie d’oro ai sei farmacisti con più di cinquant’anni di iscrizione all’ordine: Roberto Giotti (presidente di Federfarma Arezzo), Gabriele Boncompagni, Pietro Ghisleri, Pier Giorgio Peri, Gabriele Ruffini e Alberto Sansoni.

Ulteriori riconoscimenti sono spettati ai professionisti con almeno venticinque anni di appartenenza all’ordine e, tra questi, era presente anche Angela Noferi (presidente dell’associazione nazionale dei farmacisti non titolari Conasfa), infine la serata ha configurato l’opportunità per valorizzare i nuovi iscritti che hanno recitato il giuramento del codice deontologico del farmacista e ricevuto un attestato di benvenuto.

«Ritenevamo fondamentale organizzare la Festa della Professione dopo molti anni di stop - spiega il dottor Cesari, - anche per creare un comune senso di appartenenza e un’occasione di conoscenza tra colleghi di diverse età di tutto il territorio provinciale».

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