Milano, consegna dello Spadino e battesimo del Corso 'FUMI III' presso la Scuola Militare Teuliè. Rodà (Asigitalia): 'I giovani sono il futuro e la bellezza: dobbiamo averne cura e incoraggiarli'


MILANO
- Proseguono gli eventi a Milano: sabato 25 novembre 2023, presso la Scuola Militare Teuliè, si è tenuta la Cerimonia della Consegna dello Spadino e del Battesimo del Corso "FUMI III" con il Colonnello Antonio Calligaris, Comandante della Scuola Militare "Teulié". È questo un traguardo importante per i giovani allievi. Tra gli ospiti presenti all'evento anche la Presidente di Asigitalia, Dott.ssa Rossana Rodà. Abbiamo avuto modo di intervistarla.

D. Dottoressa Rodá, viste le situazioni di violenza che in questi giorni tutti noi giornalisti ci siamo occupati, cosa pensa?

R. I giovani vivono il disagio dell’adulto, è una società complessa dove stiamo facendo crescere i nostri ragazzi. Famiglie che non hanno valori. Tutto basato sul materialismo e arroganza. Basta pensare alle baby gang nelle metropoli, bullismo nei confronti dei coetanei e adulti, docenti, genitori. Ragazzi arrabbiati. A 20 anni non è concepibile pensare all’atrocita: a 20 anni si sogna, si vive, si vuole cambiare il mondo. Questi giovani che oggi davanti alla bandiera italiana cantano l’inno nazionale giurano un impegno: questi giovani e le loro famiglie sono da ammirare. C’è del buono nei giovani, non possiamo generalizzare. Noi adulti siamo responsabili nei loro confronti. Questi giovani sono il futuro, sono la bellezza: dobbiamo averne cura, osservarli, incoraggiarli. Purtroppo, anche spesso nell’incontrario, vedo in alcuni di loro lo smarrimento ma, laddove non arriva la famiglia per motivi socio culturali, ci sono tante strutture istituzionali dove possono trovare un confronto e un supporto.

D. Cosa pensa del caso di violenza recente che ha coinvolto un ragazzo di 22 anni?

R. A 22 anni non si dovrebbe pensare alla morte, ma ciò che abbiamo letto e sentito è atroce successo alla povera Giulia. Atroce è stata la violenza. Ciò ci deve portare a pensare che esempio noi adulti stiamo dando a questi ragazzi. Non è il primo caso di violenza giovanile. Certo è stato atroce: ho figli della stessa età. Come madre sono vicina ad entrambe le madri perché è una sofferenza immensa per entrambe. Dobbiamo avere rispetto per queste famiglie che stanno vivendo un lutto. Una ha perso una figlia e comunque anche l’altra famiglia ha perso un figlio. Nulla sarà come prima!




Posta un commento

0 Commenti