Covid, Puglia verso nuove restrizioni


BARI - Dall'aumento delle zone rosse locali alla chiusura di piazze e scuole, fino al divieto di stazionare all'aperto. Nelle ultime ore molti amministratori locali hanno introdotto o anticipato ulteriori misure per provare a rallentare l'aumento dei contagi.

NUOVO DPCM IN ARRIVO - Quando arriverà il nuovo dpcm? Con ogni probabilità verrà approntato nella giornata di oggi e annunciato tra giovedì e venerdì. L'obiettivo è farlo entrare in vigore entro questo week end, con il via da subito alla zona rossa. L'idea è di pensare a misure come quelle di Natale con l'addio alla deroga della visita ai parenti. Fino a quando durerà il nuovo dpcm? Le misure, verosimilmente, dovrebbero arrivare quantomeno fino a Pasqua, se non oltre. Il nuovo dpcm modificherà anche le misure per le zone arancione e gialle. In particolare si punta a limitare gli accessi ai negozi: possibile l'inserimento della regola della spesa effettuabile da una sola persona per volta. Da capire infine se il coprifuoco verrà anticipato alle 20 o meno.

PUGLIA VERSO ZONA ARANCIONE? - Nella serata di ieri il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito all'aumento dei casi Covid in Puglia: “La collocazione in zona gialla della Regione Puglia - dichiara - mi ha indotto a chiedere qualche giorno fa ai miei collaboratori di anticipare le valutazioni che sarebbero state rese al Governo nei prossimi giorni. I dati così ottenuti sono allarmanti per il crescente numero di contagi che ormai rileviamo da giorni. I dati aggiornati ad oggi relativi al flusso aggregato della Protezione civile rappresentano un valore di incidenza settimanale regionale pari a 222 casi per 100.000 abitanti, aumentati del 22% rispetto ai 7 giorni precedenti. Solo due settimane fa il valore era di 135 casi per 100.000 abitanti. Lo stesso tasso di incidenza di Bari, negli ultimi 7 giorni, è ulteriormente cresciuto fino a 323 casi per 100.000 (+26%). A Taranto è pari a 285 per 100.000, con una crescita del 29%. In queste due province si devono immediatamente chiudere tutte le scuole alla luce dell’ultimo dpcm del Governo. Anche l'incidenza settimanale a Lecce, pur restando su valori più bassi, è aumentata del 59% rispetto alla settimana precedente e, in generale, risulta in aumento anche nelle altre province. L'indice di replicazione diagnostica al 6 marzo (un indicatore simile all’Rt ma che può essere calcolato più tempestivamente) si attesta su valori di 1.22, indicando che, in assenza di misure mirate a limitare al minimo indispensabile la circolazione delle persone e i contatti interpersonali il livello di incidenza settimanale tra 14 giorni potrebbe superare, anche a livello regionale, i 300 casi per 100.000 abitanti. Si tratta di una previsione drammatica che farebbe salire spaventosamente ricoveri e decessi. Tale condizione - spiega Emiliano - incide in modo rilevante sulla rete dei posti letto covid: le riunioni giornaliere di monitoraggio dei posti letto COVID hanno già registrato un aumento dei ricoveri dei pazienti COVID, tali da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto dedicati nelle province di Bari e Taranto. Ma anche nelle altre province pugliesi, se la curva epidemica dovesse continuare la sua progressione, si determinerà un ulteriore incremento di richiesta di ricovero e queste ultime non potranno più soccorrere quelle di Bari e di Taranto. Assai problematica rischia di diventare anche la gestione dei posti letto no-covid che continuano ad essere sacrificati per la necessaria devoluzione di posti letto alla rete covid. La capacità espansive della rete ospedaliera, sono ormai al massimo della loro estensione a causa della mancanza di personale. Sarà quindi indispensabile un maggiore supporto dei Medici di Medicina Generale e dei Dipartimenti di prevenzione per la assistenza domiciliare dei malati covid. Ieri notte abbiamo inviato al ministro Speranza una nota nella quale spieghiamo che la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannunciamo che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto: ma la crescita dell'epidemia è vorticosa e comincia a interessare anche altre province. Quindi credo che ci siano le premesse per l'adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento, con relativa chiusura della didattica in presenza in tutte le scuole ovunque siano rilevati superamenti dei parametri previsti dall'ultimo dpcm del governo, come stiamo già facendo oggi con ordinanza per le province di Bari e Taranto, e in altre se si dovessero verificare superamenti nelle prossime settimane”, conclude la nota di Emiliano.

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