La difesa di Matteo Renzi per il caso Arabia Saudita

ROMA - Diverse forze politiche chiedono al senatore di ltalia Viva ed ex premier Matteo Renzi di spiegare i rapporti che lo legano all'erede al trono saudita Mohammed bin Salman.

Secondo un report Usa, il principe sarebbe coinvolto nel brutale omicidio del giornalista e dissidente Kashoggi.

Numerose nel Pd le voci intervenute contro Renzi. Il vicepresidente dei deputati dem, Michele Bordo, va all'attacco: "Renzi ci dica anche se è ancora convinto che in Arabia Saudita sia in atto un nuovo Rinascimento e che il principe ne sia addirittura l'interprete. Da quello che emerge in queste ore non mi pare proprio. Verificheremo se sia il caso di assumere una iniziativa parlamentare: dobbiamo chiarire questa vicenda. Si tratta di un tema di sicurezza nazionale ed è utile che un senatore della Repubblica, che ha avuto un ruolo importante nella nascita di questo governo, chiarisca realmente i suoi rapporti".

Anche il M5S incalza l'ex premier. Gianluca Ferrara, capogruppo nella commissione esteri del Senato, rievoca l'omicidio di Khashoggi: "Roba degna del più buio Medioevo, altro che Rinascimento. Mentre Renzi andava in Arabia Saudita a tessere le lodi di un regime assassino, il governo di Giuseppe Conte e la Farnesina guidata da Luigi Di Maio bloccavano ogni vendita di armi verso quello stesso regime. Tra cui le bombe usate in Yemen che Renzi aveva deciso di vendere all'Arabia Saudita nel 2016".

"Sorprende come tutti i telegiornali del servizio pubblico Rai, nel dare notizia del documento Usa che accusa il principe Bin Salman per il barbaro assassinio del giornalista dissidente Khassogi, abbiano accuratamente evitato di parlare delle gravi ricadute politiche interne di questa vicenda, legate ai rapporti tra Renzi e il sovrano saudita", lamenta Sabrina Ricciardi, capogruppo M5s nella commissione di Vigilanza Rai. "Su quei rapporti - prosegue - tutto il mondo politico italiano sta chiedendo chiarimenti. Ci auguriamo che un caso controverso come questo abbia lo spazio che merita sull'emittente pubblica".

Aspre anche le critiche di Nicola Fratoianni, sottosegretario di SI: "Renzi aveva promesso di rispondere sui suoi rapporti con quel regime dopo la fine della crisi di governo, è arrivato quel momento. Ora chiarisca per trasparenza e per dovere di onestà nei confronti dei cittadini italiani".

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