Renzi: "Necessario continuare migliorando ciò che è stato impostato"

ROMA - "Nessuna riforma di questa legislatura ha trasformato radicalmente il nostro Paese, sarebbe presuntuoso sostenere il contrario. Più semplicemente l’Italia era in grave difficoltà, a un passo dalla bancarotta: con l’impegno di questa legislatura siamo tornati in carreggiata. Le riforme più importanti hanno riguardato il mondo del lavoro con il Jobs Act e Industria 4.0; il mondo delle tasse con 80 euro, Irap costo del lavoro, Imu prima casa; il mondo dei diritti, dalle unioni civili al terzo settore, dal 'dopo di noi' al 'fine vita'. Lavoro, tasse, diritti: in questi settori il cambio di passo c’è stato e nessuno che sia in buona fede può negarlo. Ma è un cambio di passo, non una trasformazione radicale. La strada è ancora lunga" ha dichiarato il segretario del Pd Matteo Renzi, in un'intervista a La Stampa.

"Per il prossimo governo non ci sono ricette magiche, ma c’è solo da continuare migliorando ciò che è stato impostato. Possiamo permetterci di parlare di futuro perché abbiamo fatto uscire l’Italia dalle sabbie mobili. Ma dire futuro non significa sparare promesse in libertà: oggi ho fatto i calcoli delle ultime tre proposte elettorali di Berlusconi. Siamo già oltre 150 miliardi e la cosa folle è che non si scandalizzi nessun editorialista. Come le paga? Spunta un miliardario cinese all’improvviso come è successo per il Milan o alza le tasse? Noi del Pd non proporremo riforme mega-galattiche, non scriveremo un libro dei sogni: siamo coerenti e concreti. Spero in un Governo guidato da un premier Pd non per spirito di corpo, ma perché lo considero un fatto positivo per l’Italia. L’Italia è più sicura se guidata dal Pd: non è tempo di apprendisti stregoni che si qualificano come nuovi o del ritorno di chi ha fatto schizzare lo spread a livelli record. È tempo di solidità e di forza tranquilla. Sono sicuro che saremo il primo gruppo in Parlamento: pronto a scommetterci".

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