La notte del terrore: lo sport annullato dalla violenza

(ANSA)
di ANTONIO GAZZILLO - Londra – Torino: è questo il  tragitto che ieri la paura ha percorso in pochi istanti. Nella notte più attesa, quella della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, l’atmosfera festosa si è trasformata in terrore e sconforto.

A Torino, in Piazza San Carlo, li dove migliaia di tifosi bianconeri stavano guardando la partita da un maxi-schermo, ha preso forma una scena da vero e proprio film horror: dopo il terzo gol del Real Madrid si è avvertito un forte boato provocato dal cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo della piazza. La gente, in preda al panico, ha iniziato a correre travolgendo tutto quello che c’era davanti. Le testimonianze raccontano di chiazze di sangue sull’asfalto, bambini che avevano perso i loro genitori nel caos e persone che correvano scalze tra i cocci di vetro delle bottiglie rotte per strada.

Le ambulanze e la polizia sono intervenute per riportare ordine, soccorrere i primi feriti e trasportare in ospedale gli altri: il bilancio è di 1400 feriti tra cui sette in codice rosso.

La sportività ha lasciato spazio alla follia e alla disperazione anche a Londra, colpita per la seconda volta da un attacco terrorista che ha spezzato la vita a tanti innocenti.

Sul London Bridge, un furgone lanciato ad 80 chilometri orari ha investito i passanti e successivamente tre persone, armate di coltello, sarebbero uscite dal mezzo ferendo la gente e tagliando la gola a quelli che erano già per terra: si parla di 7 morti e 49 feriti, alcuni in grave condizione.

La violenza e il sangue hanno macchiato in maniera indelebile i valori, il tifo e la competizione che da sempre caratterizzano una manifestazione sportiva di lusso, qual è la Champions League ma questo non deve abbatterci perché restare uniti, sperare ed esultare ancora è l’unico modo che abbiamo per combattere queste tragedie.

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