2 giugno: 4mila in parata, orgoglio sindaci del sisma


ROMA - Prendono il via con l'omaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano, le celebrazioni per la Festa nazionale della Repubblica, che avranno il loro momento centrale a partire dalle 10, con la parata militare in via dei Fori Imperiali.

Il presidente della Repubblica e' arrivato all'Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano. Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, ci sono tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi.

La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'Inno nazionale e le Frecce tricolori hanno sorvolato il Vittoriano. Dopo l'alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d'alloro sul sacello del Milite Ignoto, Mattarella lascera' Piazza Venezia per passare in rassegna le truppe. La parata - alla quale parteciperanno circa 4.000 persone, tra militari e civili - sarà aperta quest'anno da 400 sindaci, con in prima fila quelli dei Comuni del centro Italia colpiti dal terremoto.

"Nel settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, rivolgo il mio saluto agli uomini ed alle donne delle nostre Forze Armate ed insieme a loro rendo omaggio ai tanti caduti lungo il difficile e sofferto cammino del nostro Paese verso la libertà e la democrazia. Recita così il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano. "I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946 - sottolinea - continuano a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri: dare alle future generazioni un'Italia in pace, prospera e solidale, in grado di assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all'interno di quella comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare. Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei risultati raggiunti".

E sono i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto ad aprire lo sfilamento dei 4.000 militari e civili lungo via dei Fori imperiali. "Un riconoscimento al coraggio, all'impegno e al lavoro svolto dai sindaci, prima forza civile del Paese", ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro, replicando indirettamente all'appello rivolto da Matteo Salvini (che oggi sarà nel piccolo comune di Marliana, nel pistoiese) ai 300 primi cittadini della Lega, invitati a "non fare da comparsa alle celebrazioni ufficiali, visto che c'è poco festeggiare in una Repubblica invasa dagli immigrati e disoccupata".

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