Tap, scontri nel cantiere per il via libera al trasloco di 200 ulivi

(Foto LA REPUBBLICA)

di MARCO MONGELLI - Tensione al cantiere Tap di Melendugno (Lecce), dove è in costruzione il gasdotto per importare il metano dall’Azerbaigian. Centinaia di attivisti stanno presidiando la zona dall’alba. Sono dovuti intervenire gli agenti per fare spazio con la forza ai mezzi della ditta incaricata dalla Tap di traslocare circa 200 ulivi dal tracciato dove passerà la condotta. Ora c’è infatti anche un nuovo via libera del ministero dell’Ambiente, cui la Prefettura di Lecce si era rivolta per avere chiarimenti sull’espianto degli ulivi. A renderlo noto è la Prefettura di Lecce che ha ricevuto la nota ministeriale nella tarda serata di ieri.

Era stato lo stesso prefetto, Claudio Palomba, a chiedere lo scorso 22 marzo al ministero di chiarire alcuni aspetti in seguito a un incontro col primo cittadino di Melendugno, Marco Potì, e con altri sindaci della provincia.

Sugli 8 chilometri dove dovrà essere scavata la trincea profonda poco più di un metro in cui posare il tubo vi sono poco più di 200 olivi. Devono essere spostati e trasferiti in un vivaio prima di aprile, poiché questi alberi soffrono se spostati durante la stagione più calda. Posata la conduttura, lo scavo sarà chiuso con la stessa terra che era stata tolta e gli olivi saranno riposizionati dov’erano in precedenza.

È la procedura che si segue anche per la posa di tutte le altre tubazioni, come ha fatto di recente anche l’Acquedotto Pugliese con migliaia di piante traslocate per posare nuove linee di acqua potabile. Il ministero dell’Ambiente aveva già detto con una lettera molto netta che tutto è regolare per il trasloco degli olivi dal percorso del futuro gasdotto. Dopo le proteste dei comitati, il prefetto ha scritto al ministero per chiedere che cosa intendesse dire quando sosteneva che tutto è regolare, ottenendo come risposta, una conferma alla possibilità di rimozione e spostamento degli alberi.

Tap ha annunciato di essere pronta a riprendere già da oggi l’espianto. Stamattina, quattro camion erano già caricati con gli olivi da mandare al vivaio e un quinto era pronto al carico, mentre la polizia si preparava ad aprire il cancello del cantiere per fare uscire i mezzi.

Finora quelli rimossi e piantumati momentaneamente nel sito di stoccaggio di masseria del Capitano sono 33. Arriva così un altro via libera al metanodotto Tap che approderà in Puglia per importare in Italia e in Europa il gas dell’Azerbaigian.

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