Svizzera, dopo Dj Fabo nuovo suicidio assistito, questa volta per un pensionato veneziano

(Foto ANSA)

Ancora un suicidio assistito di un italiano nella stessa struttura svizzera in cui Dj Fabo ha detto basta alle sue sofferenze, una scelta che ha fatto scalpore, dividendo l'Italia intera. Questa volta a decidere per il fine vita è stato Gianni Trez, un pensionato veneziano di 65 anni."Non ha sofferto, era sereno, io e mia figlia gli abbiamo stretto le mani fino all'ultimo" ha detto la moglie Emanuela Di Sanzo, che ha fatto sentire la sua voce chiedendo ai parlamentari di fare una legge che impedisca questi pellegrinaggi crudeli.

Intanto è intervenuto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare, spiegando come: "Nessun malato, ovunque, ma particolarmente nella nostra Repubblica, deve sentirsi invisibile o dimenticato. E' da come una società affronta i problemi di chi è più fragile che si misura la sua civiltà e anche la sua vera forza. I pazienti di malattie rare sono vulnerabili più di altri".

"Ai carabinieri ho precisato che ci sono altre persone in attesa di andare in Svizzera per il suicidio assistito. Due persone hanno già preso un appuntamento e io le aiuterò, una economicamente e l'altra materialmente". A sottolinearlo Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, dopo essersi denunciato davanti ai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano per aver portato Dj Fabo in Svizzera ed averlo aiutato al suicidio assistito.

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